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Ramadani a Piazza Giallorossa: “Il Lecce è casa mia, darò tutto per questa maglia”

Ylber Ramadani, centrocampista del Lecce

LECCE – Il centrocampista del Lecce, Ylber Ramadani, ospite di TeleRama a Piazza Giallorossa, ha commentato la sconfitta subita a Bergamo per 4-1, sottolineando la necessità di crescere e migliorare:

«Per 40 minuti abbiamo giocato veramente bene e mi aspettavo che fossimo noi a segnare, invece lo hanno fatto loro. Il secondo gol ha poi chiuso la partita. Il fatto di aver disputato un buon primo tempo non significa che vada bene così: sappiamo che dobbiamo giocare bene per 90 minuti ed è proprio su questo che dobbiamo lavorare».

Il regista albanese ha parlato anche dei nuovi compagni di squadra, esordienti in Serie A:

«Sono giocatori davvero forti. Per me Sala, Stulic e Siebert hanno fatto una buona gara. Sono giovani e in Serie A non è facile, ma mi sono piaciuti molto».

Tornare a giocare in quello stadio non è stato semplice. Proprio lì, la scorsa stagione, si consumò il dramma della scomparsa dello storico fisioterapista giallorosso, Graziano Fiorita:

«Entrare in quel campo per noi non è stato facile, perché lì abbiamo perso un fratello. Mi emoziono a parlarne, perché per noi era come un fratello nello spogliatoio. Ogni tanto scrivo a sua moglie, lo sento come un dovere anche per i bambini. Prima della partita il capitano ha ricordato proprio questo dolore. Poi siamo andati a salutare i tifosi dell’Atalanta per ringraziarli ancora del grande rispetto mostrato nella scorsa stagione, in occasione della scomparsa di Graziano».

Ramadani si è soffermato anche sulle voci di mercato che lo hanno riguardato, ribadendo il suo forte legame con Lecce:

«Mi sarei sentito male ad andare via, perché qui sto troppo bene. Il direttore (Corvino, ndr) mi ripete sempre che questa è casa mia, e questo mi riempie d’orgoglio. Sto lavorando bene, il mister mi dà fiducia e questo mi fa stare sereno. C’è stata qualche voce, ma ho sempre detto che se non arrivava qualcosa di molto migliore del Lecce non sarei andato via, perché qui sto bene. La mia famiglia viene spesso a trovarmi: quando ero in Scozia o in Danimarca era difficile, qui invece prendono l’aereo facilmente. Con i compagni scherziamo e diciamo che qui si può arrivare anche in gommone. A parte le battute, io voglio dare tutto per questa squadra».

Infine, dopo aver detto di sognare 39 punti e una salvezza tranquilla, guarda avanti, venerdì arriva il Cagliari:

«Venerdì arriva il Cagliari che ha 4 punti, ed è uno scontro diretto. Dopo la partita con l’Atalanta dobbiamo pensare solo a questa sfida, perché ogni scontro diretto non vale 3 punti, ma 6. Il mio obiettivo personale è quello di arrivare a una salvezza tranquilla e segnare almeno 3 gol».

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