Era febbraio 2024 quando la commissione mensa di Veglie, tramite pec, denunciò presunte irregolarità, come “bottiglie rabboccate, dubbi su qualità e provenienza”, senza ricevere riscontri formali. Ma nel frattempo, una delibera giudicò “pienamente soddisfacente” il servizio. A ciò si aggiunge il vuoto di vigilanza tra settembre 2024 e marzo 2025, periodo in cui la Commissione non fu operativa nonostante una raccolta firme per prorogarne il mandato.
Con la nomina di marzo 2025, i genitori intensificano i controlli nei centri cottura e durante la distribuzione dei pasti: mancano prodotti biologici e a filiera corta, pesce non conforme alle zone FAO e talvolta scongelato a temperatura ambiente, porzioni non allineate alle grammature per età, cotture non in linea con le linee guida, personale ritenuto sotto organico, carenze su sanificazioni e tracciabilità. Irregolarità che, secondo la Commissione, avrebbero giustificato la rescissione del contratto e l’applicazione sistematica delle penali.
Il 5 agosto 2025, in un incontro al SIAN dell’ASL Lecce, viene ribadito che la vigilanza sul capitolato spetta al Comune, mentre l’ASL effettua controlli a campione. Pochi giorni prima, il 1° agosto, la Giunta aveva revocato il bando escludendo la ditta: per i genitori, un «atto dovuto». Parallelamente partono richieste di accesso agli atti su derrate, controlli, penalità e sulla vicenda dell’olio del 12 febbraio 2024; predisposto anche un modulo di messa in mora del Comune per un rimborso parziale delle quote versate.
La Commissione mensa nel frattempo ha proposto un nuovo regolamento: continuità dei mandati, più componenti per plesso, niente limiti ai controlli, formazione obbligatoria del personale e canali stabili di confronto con famiglie e scuola. Intanto l’avvio del servizio mensa a Veglie è alle porte, partirà infatti il prossimo 22 settembre. Il Comune ha assicurato che il servizio inizierà regolarmente. Ma chi lo svolgerà? A questa, così come ad altre domande e missive inviate, il Comune sembra non aver mai dato riscontro. I genitori vogliono scongiurare il rischio che il servizio, seppur in maniera provvisoria, in attesa di un nuovo bando, venga affidato a La Fenice, che da Veglie ha appena ricevuto l’affidamento del servizio trasporto scolastico per cinque anni.
