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Regionali, Tajani: Forza Italia non tentenna, noi pronti a definire candidati. Nel centrosinistra ancora gelo Decaro-Emiliano

Ancora stallo, nel centrodestra, sul nome del candidato presidente da contrapporre ad Antonio Decaro alle prossime regionali. I nomi più papabili – dai politici Marcello Gemmato, Mauro D’Attis e Francesco Paolo Sisto, ai civici Sergio Fontana, Enzo Magistà e Nicola Porro – tornano ciclicamente in ballo, ma il cerchio non si chiude. E più i giorni passano, più si fa ardua la competizione con l’ex sindaco di Bari erede di Emiliano e Vendola, ormai in piena campagna elettorale seppur in un partito dilaniato dai suoi veti alle candidature di Emiliano, Delli Noci e altri, e in una coalizione dove Avs con Vendola, 5 Stelle e civici puntano i piedi per rivendicare il loro peso politico.
Se il centrodestra si propone come alternativa al ventennio di centrosinistra d cui esce la Puglia, serve un candidato governatore forte e credibile, che scenda in campo senza più indugi, uscendo dal pantano del toto-nomi. Dopo il botta e risposta con il coordinatore regionale della Lega, Roberto Marti, che diceva basta ai temporeggiamenti, il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, rompe gli indugi e dichiara: “Io sono pronto a farla subito la riunione per individuare i candidati presidenti delle regioni, non è certamente Forza Italia che tentenna: abbiamo le idee molto chiare”. E ha ribadito che “in Campania e in Puglia sia migliore l’idea di avere un candidato civico. Poi se si deve trovare il candidato politico siamo pronti a trovare il candidato politico”. Un nome politico, Forza Italia, l’aveva messo in campo da subito, quello del parlamentare brindisino Mauro D’Attis, ma si vedrà a chi spetterà indicare il suo candidato, nel risiko delle diverse Regioni al voto.
Sul fronte centrosinistra, intanto, Decaro tira dritto con gli incontri pee definire il programma elettorale, ma i rapporti con Michele Emiliano restano tesi. Il discorso del governatore uscente all’inaugurazione della Fiera del Levante non ha risparmiato stoccate all’europarlamentare, seduto in prima fila. Pur senza nominarlo, era a lui che si riferiva quando ha fatto appello ad un “modello diverso da quello che in passato privilegiava la figura dell’uomo solo al comando che determinava tutto, persino chi dovesse essere il sindaco di un paesino”. Da parte sua, Avs ha chiuso la kermesse regionale a Barletta dichiarando che punta ad entrare nel Parlamentino di via Gentile andando ben oltre la soglia minima del 4%.

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