Via libera del Parlamento europeo alla revisione della politica di coesione, presentata dal vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto. “Più flessibilità, maggiore efficienza e reale semplificazione per mettere le risorse europee al servizio delle nuove sfide dei territori”, ha dichiarato. La riforma consentirà agli Stati membri e alle Regioni di aggiornare i propri programmi entro dicembre 2025, in modo da avviare nuovi investimenti mirati già dall’inizio del prossimo anno.
Competitività, difesa, questione abitativa, gestione delle risorse idriche e transizione energetica sono le cinque nuove priorità politiche individuate dalla Commissione europea, per cui servono investimenti e per cui l’esecutivo comunitario ha proposto un utilizzo dei fondi di coesione, su base volontaria. La riforma del regolamento ora necessita del via libera del Consiglio dell’Ue, e poi gli Stati membri e le Regioni potranno destinare le risorse ai nuovi obiettivi, utilizzandole in modo più rapido ed efficace. Come? Maggiore possibilità di prefinanziamento (fino a +30%), cofinanziamenti più favorevoli, e massima copertura Ue (fino al 100 %) per progetti focalizzati sulle cinque priorità strategiche.
“Una riforma a cui abbiamo lavorato sin dall’inizio della legislatura insieme al Parlamento e il Consiglio e che è stata approvata con straordinaria rapidità – sottolinea Raffaele Fitto – perché l’Europa deve dimostrare di saper modernizzare le sue politiche per rispondere con chiarezza e determinazione alle emergenze contemporanee”.
