Dopo la nota di venerdì scorso del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro sull’acceleratore lineare della Radioterapia rotto al polo oncologico del Vito Fazzi di Lecce, interviene la Asl di Lecce che afferma come effettivamente lo scorso 3 settembre si sia verificato un problema tecnico che ha fatto scattare la procedura di assistenza tecnica. “Dopo la valutazione da parte del tecnico dedicato, – dice la Asl – sono state ordinati pezzi di ricambio, consegnati il pomeriggio del 4”. Per la Asl i pazienti sarebbero stati informati tempestivamente e invitati ad attendere una comunicazione dal Reparto in merito alla ripresa del funzionamento dell’acceleratore lineare. “Dopo la sostituzione della parti di ricambio nel tardo pomeriggio del 4, è stato necessario procedere a dosimetria dei fasci di radiazioni secondo protocollo, procedura che ha richiesto il tempo di tutta la mattinata e del primo pomeriggio del 5 settembre fino alle ore 16. Dalle ore 16 alle ore 20 del 5 settembre sono stati trattati 13 pazienti, preventivamente convocati, che hanno eseguito trattamento radiante”.
“Bene che la Asl di Lecce abbia risposto – seppur in parte – alle domande urgenti che abbiamo posto con la nostra nota di tre giorni fa, denunciando l’ennesimo guasto dei macchinari”, risponde il consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro alla replica della Asl, facendo alcune precisazioni. “I problemi tecnici che hanno bloccato l’acceleratore lineare il 3 settembre scorso non sono episodici ma si ripetono sempre più spesso, e comportano uno stop anche di diversi giorni. Quindi è necessario che si provveda a sostituire gli acceleratori usurati e ormai inaffidabili, in attesa che vengano installati i due apparecchi di nuova generazione acquistati dalla Asl per 7 milioni di euro ma fermi non si sa dove.
E a questo proposito – prosegue Pagliaro – rinnoviamo la richiesta di conoscere esattamente quando cominceranno i previsti lavori per adeguare i locali del reparto, visto che sarebbero dovuti iniziare già da diversi mesi per consentire l’installazione entro fine anno”, come prospettato nell’audizione in Commissione Sanità del 10 ottobre 2024. “Un cronoprogramma non rispettato, e siamo preoccupati per questo ritardo, un punto oscuro di cui chiediamo conto ad Asl e Regione”. Per Pagliaro i pazienti oncologici meritano cure adeguate e massima attenzione, mentre subiscono lo stress di non avere certezza dei trattamenti radianti di cui hanno bisogno, per giunta senza preavviso. Il consigliere regionale, assicurando uno spiritico collaborativo, sottolinea alla Asl come i pazienti, ogni volta che si verifica il disservizio, non vengano avvisati per tempo del guasto, tant’è che si sono presentati in reparto per poi essere rimandati a casa, in alcuni casi dopo aver percorso a vuoto anche più di cento chilometri fra andata e ritorno, con temperature roventi e in condizioni psicofisiche di grande fragilità. “I mesi passano e la situazione resta in stallo anzi peggiora, conclude Pagliaro, sollecitiamo chiarimenti e un cronoprogramma preciso sull’allestimento delle nuove apparecchiature, per poter dare risposte ai tanti pazienti oncologici che brancolano nell’incertezza e meritano priorità nell’assistenza sanitaria.
