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Regionali, i possibili in lista. Per Emiliano ipotesi assessorato esterno

Le prossime regionali iniziano a ridisegnato il quadro politico in Puglia e nel Salento, costringendo partiti e movimenti ad accelerare nella definizione delle liste.

Nel leccese il “campo largo” può contare su tre primi cittadini pronti a rimettere la fascia tricolore entro ottobre: Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia, la sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, e Paolo Greco, sindaco di Caprarica di Lecce in quota Azione. Per Minerva, l’addio a Palazzo dei Celestini significherebbe l’arrivo del vice Fabio Tarantino per 90 giorni, in attesa di nuove elezioni provinciali. A Gallipoli, invece, la guida passerebbe al commissario prefettizio fino al voto della primavera 2026.

Nel Brindisino restano in bilico le posizioni di Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano, e di Toni Matarrelli, primo cittadino di Mesagne. Nel Barese, il nome di Giovanna Bruno, sindaca di Andria, continua a circolare, anche se la sua scelta sembra orientata verso la Provincia più che verso il Consiglio regionale.

Il centrosinistra salentino potrà contare anche sul contributo di figure come il consigliere regionale uscente Sergio Blasi, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, la dirigente Arca Sud Sandra Zappatore ed Emanuele Gatto, segretario Pd di Galatone.

In campagna elettorale anche in centrodestra, quasi pronto a svelare il nome del suo candidato, per Fratelli d’Italia si riparte dai consiglieri uscenti Paolo Pagliaro e Dino Basile, insieme a Massimiliano Manca di Monteroni e al consigliere neretino Alberto Gatto. Forza Italia punta su Paride Mazzotta e Antonio Raone, mentre la lega schiera Gianni De Blasi, Mino Miccoli e Luigi Mazzei.

Il cronoprogramma è serrato: i sindaci-candidati dovranno lasciare la fascia entro il 20 ottobre, mentre le elezioni regionali sono attese per il 23 novembre. In queste settimane, partiti e movimenti si stanno muovendo freneticamente, tra riunioni e incontri, per definire le liste e consolidare alleanze. Con Decaro in campo, lo scenario appare chiaro: il centrosinistra apparentemente compatto intorno alla sua leadership è oramai in piena campagna elettorale. A sostenere Decaro dovrebbe esserci anche Alessandra Caiulo, compagna del compianto Donato Metallo, quest’ultimo ispiratore della candidatura di Decaro. La Caiulo scioglierà le riserve tra poche ore. Ma la festa dell’Unità del PD conclusasi nelle scorse ore sembra però aver portato divisioni interne nello stesso Partito Democratico che potrebbero essere presto chiarite. Con Emiliano in silenzio stampa, pronto a parlare a tempo debito, a riflessioni o accordi conclusi. E a proposito di accordi, ad Emiliano sarebbe stato assicurato un posto di assessore esterno in attesa delle Politiche, mentre Vendola che alla domanda ‘Se eletto resta in Consiglio?’, risponde: ‘Certo che resto in consiglio, ci mancherebbe. Mi chiedono se la candidatura sarà a tempo. Tutti siamo a tempo, la nostra vita è a tempo’.

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