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Brindisi: scassinato il caveau dell’Unicredit

BRINDISI – Criminalità in azione nel cuore della città di Brindisi. Una banda, sicuramente ben organizzata, ha agito tra sabato e domenica praticando un foro da uno degli edifici confinanti e quindi introducendosi nel caveau della banca Unicredit dove ci sono centinaia di cassette di sicurezza che, a quanto pare, sarebbero state scassinate portando via denaro in contanti e oggetti preziosi, forse per un valore di milioni di euro.

L’allarme è scattato solo stamattina quando un cliente ha chiesto di poter accedere alla propria cassetta di sicurezza ma, una volta raggiunto il caveau con un impiegato, si è reso conto di quanto era accaduto. Solo a quel punto è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati decine di carabinieri. L’obiettivo, a questo punto, è quello di raccogliere ogni elemento utile alla identificazione dei malviventi.

Ma – è inutile negarlo – sono tanti gli interrogativi a cui bisognerà dare delle risposte. Intanto bisognerà capire come mai non è scattato alcun allarme all’interno della banca, tanto più se si considera che per scassinare il caveau saranno state utilizzate attrezzature particolarmente sofisticate. Poi sarà necessario stabilire come mai l’Unicredit non disponeva di un servizio di guardiania, quantomeno a livello di ispezione dopo la notte o dopo un giorno di festa. E invece probabilmente il commando di professionisti – su questo davvero non ci sono dubbi – sarà entrato in azione tra sabato e domenica e ci si è resi conto di quanto accaduto solo il lunedì mattina e per giunta solo quando un cliente ha chiesto di accedere al caveau.

L’unico dato certo è che il colpo è stato studiato nei minimi particolari. Proprio in questo fine settimana, infatti, in quel punto sono transitate decine di migliaia di persone per la festa patronale e questa circostanza avrà consentito ai banditi di fare rumore a volontà che sarà andato a confondersi con la musica delle luminarie, i gruppi elettrogeni delle bancarelle, i fuochi di artificio ed il vociare della gente.

Insomma, uno schiaffo ai sistemi di controllo del centro urbano, alla presenza di forze dell’ordine ed alla società civile brindisina.

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