LECCE (di Valeria Coi)- Il Lecce domenica prossima, 14 settembre, sarà a Bergamo per affrontare l’atalanta e non sarà una trasferta qualunque, è in quel ritiro che la squadra ha perso Graziano Fiorita. Era 24 aprile scorso, quando lo storico fisioterapista giallorosso è scomparso improvvisamente all’età di 47 a causa di un infarto. Fu trovato in camera in albergo a Coccaglio, nel Bresciano. Era il giorno della vigilia della partita con L’atalanta. La partita non si giocò, La squadra, scioccata, fece rientro a Lecce… Dovette però ripartire tre giorni dopo, per giocare il 28 aprile. Il dolore era infinito, la società, i giocatori e il popolo giallorosso era fortemente scossi. Una maglia bianca, senza loghi né sponsor, con la scritta “Nessun valore, nessun colore” è così che scesero in campo i giallorossi in forma di protesta verso al Lega per non aver accolto la richiesta di rimandare la partita a dopo i funerali, ma anche di rispetto verso Graziano. Qualche minuto per ricordare il professionista, l’amico, il fratello scomparso. Un fascio di fiori in campo e i giocatori, nerazzurri compresi, in cerchio, stretti in un abbraccio nel pensiero di Graziano. Poi i funerali al Via del mare con un fiume di gente, tutti in fila in silenzio increduli e commossi, per rendere omaggio a un uomo che aveva toccato la vita di chiunque lo avesse conosciuto, con discrezione, gentilezza e passione. Il Lecce doveva continuare, andare avanti salvarsi, anche per Graziano. L’ assenza di Graziano si percepiva dentro e fuori dallo spogliatoio. Il dolore si era trasformato in un legame invisibile e silenzioso, ma forte più che mai. Un lutto indelebile quello di Fiorita, così come lo ha definito il presidente Saverio Sticchi Damiani che a fine stagione ha voluto dedicargli la salvezza del Lecce. A Bergamo si giocherà ancora… ma per il Lecce non sarà mai soltanto una partita: sarà ogni volta un ritorno, un pensiero che corre veloce verso chi non c’è più. Perché Graziano con il suo rassicurante sorriso non è nello spogliatoio e non è nemmeno seduto in panchina. Graziano è ovunque.
