Le prime ore da candidato presidente per il centrosinistra di Antonio Decaro iniziano con una serie di riunioni con i futuri candidati. Pranzo in famiglia e poi via alla Festa dell’Unità di Modena. Inizio settimana in Puglia, dove per lunedì pomeriggio ha convocato il primo tavolo di coalizione del centrosinistra per discutere del programma. Intanto il fronte emilianista è in agitazione. Anche l’ala dem afferente a Emiliano è in subbuglio ma più che critiche all’operato di Decaro non arriveranno. Il governatore Emiliano, sul quale è rimasto in piedi l’unico veto posto da Decaro, ha tenuto una riunione con il suo movimento Con. Con, appunto, è sempre più determinato a presentarsi con una lista unica. Ad Emiliano i civici gli hanno espressamente chiesto di candidarsi con la lista civica autonoma ma il presidente uscente frena gli entusiasmi e i proclami di guerra a Decaro: “E’ lui il nuovo leader – avrebbe risposto – è lui che dà le carte. Io non mi candido”. Partita chiusa, quindi. Ma non per il suo Movimento per niente intenzionato a restare ai margini. C’è da capire che farà Delli Noci, se una parte attiva o strategia. Emiliano, però, potrebbe sceglie di far confluire tutti i suoi voti sui suoi civici, per cui il rischio è che il Pd ne esca azzoppato tra civici in guerra e Avs che schiera Vendola. Anche i 5 stelle possono beneficiare. Diventerà una conta interna al Pd, tra Emiliano e Decaro. Intanto il governatore tace, non presenzia a tutti gli appuntamenti previsti perché, come ha detto, parlerà a tempo debito. Intanto in queste ore è attesa la nascita della sua bambina. Solo dopo l’evento, ha detto ai suoi, ragionerà sul da farsi. Quel che è certo è che aspetta, ora, una telefonata di Antonio Decaro per un faccia a faccia senza sconti.
