Un frammento di vetro in una pizza da asporto ha rischiato di trasformare in tragedia una serata qualunque. È successo a un 36enne di San Cesario, che ha distanza di quattro mesi dall’episodio che gli ha riportato lesioni al cavo orale, è ancora in terapia. L’uomo aveva ordinato telefonicamente una pizza con funghi, pomodoro e mozzarella. Una volta addentato il primo spicchio, ha avvertito un dolore improvviso: in gola era rimasto incastrato un corpo estraneo che ostruiva sia il passaggio del cibo sia la respirazione. Dopo violenti colpi di tosse è riuscito a espellere il boccone, scoprendo che al suo interno c’era un frammento di vetro appuntito, lungo circa due centimetri.
Con la bocca sanguinante si è recato al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove i medici hanno refertato una lesione guaribile in cinque giorni, prescrivendogli antibiotici. Il giorno seguente, assistito dall’avvocato Stefano Ricchello, il 36enne ha presentato denuncia. La Procura di Lecce ha aperto un fascicolo per lesioni personali, affidato alla pm Donatina Buffelli. I carabinieri del Nas, durante i controlli nella pizzeria, hanno rinvenuto e sequestrato un vasetto di funghi sott’olio danneggiato, ritenuto possibile origine del frammento.
Le conseguenze per la vittima non si sono limitate ai giorni di prognosi: per oltre due settimane ha potuto alimentarsi solo con liquidi e omogeneizzati, subendo un forte dimagrimento. E ancora oggi, nonostante siano trascorsi 120 giorni, si sottopone a controlli e segue un percorso di sostegno psicologico per superare il trauma.
