C’è un filo sottile che unisce la spiritualità, la bellezza e l’identità dei popoli europei. Quel filo, lunedì 1° settembre, è passato da Santa Maria di Leuca, “finibus terrae”, luogo simbolo di confine e incontro, che ha ospitato la presentazione di ReligiTour, un progetto europeo destinato a cambiare lo sguardo sul turismo religioso.
Non più solo pellegrinaggi e devozione, ma un percorso che intreccia arte, architettura, tradizioni e paesaggi: un nuovo modo di pensare il patrimonio sacro come risorsa viva per le comunità e come strumento di sviluppo sostenibile.
ReligiTour nasce da un partenariato di eccellenza che unisce università e fondazioni di sei Paesi – Polonia, Spagna, Grecia, Romania, Bulgaria e Italia – con il coordinamento dell’Università di Varsavia e il sostegno dell’Unione Europea attraverso Erasmus+. Per l’Italia, protagonista è la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale Terre di Leuca – De Finibus Terrae, insieme a PRISM. Coordinatori di progetto per la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale Terre di Leuca – De Finibus Terrae, Tiziana Protopapa e Nicholas Murdica.
L’obiettivo è chiaro: offrire formazione, strumenti e visioni nuove a chi opera nel turismo, affinché chiese, monasteri e santuari non restino solo luoghi di culto ma diventino porte di accesso alla cultura e al dialogo.
Il turismo religioso, spiega il progetto, non deve perdere la sua dimensione spirituale, ma può aprirsi a una prospettiva più ampia. Visitare un santuario significa conoscere la sua arte, le storie che custodisce, il paesaggio che lo circonda, le tradizioni che lo animano. Significa, in fondo, entrare in contatto con l’anima profonda di un territorio.
Per questo, nei prossimi anni ReligiTour elaborerà manuali, linee guida e soprattutto una piattaforma digitale con materiali formativi, risorse multimediali e test interattivi. Uno spazio virtuale dove università, operatori turistici, comunità locali potranno incontrarsi e crescere insieme, costruendo una rete europea del turismo religioso.
Ma non solo. In occasione della Giornata Mondiale e Nazionale per la Cura e la Custodia del Creato è stato inaugurato il nuovo spazio verde dei Giardini di Leuca.
In un tempo in cui l’Europa si interroga su identità e valori, ReligiTour propone una risposta concreta: riscoprire il patrimonio religioso come linguaggio comune, capace di unire piuttosto che dividere, di generare rispetto, dialogo e coesione. E forse non poteva esserci luogo migliore di Leuca, estrema frontiera del continente, per lanciare un messaggio che sa di mare aperto: il turismo religioso come ponte tra culture, occasione di sviluppo e, soprattutto, viaggio condiviso verso un futuro più consapevole.
