Settembre e ottobre si confermano mesi positivi per il turismo nel Salento, con arrivi che non accennano a diminuire e strutture ricettive che registrano ancora buone percentuali di occupazione. Per Graziana Giannetta, consigliera nazionale Federalberghi, l’autunno garantirà un flusso costante di presenze, grazie soprattutto alla destagionalizzazione e alle città d’arte che continuano a richiamare visitatori.
Ma il quadro non è del tutto roseo. Sandro Portaccio, presidente Sib Lecce, ricorda infatti che, dopo il 30 settembre, per i lidi balneari diventa impossibile garantire l’apertura: i costi di gestione sono troppo alti rispetto agli incassi. Una situazione che rischia di lasciare i turisti senza alcuni servizi fondamentali, proprio mentre il territorio continua ad attrarre visitatori in bassa stagione.
Portaccio e Giannetta hanno poi posto l’accento su un nodo strategico per il futuro del turismo salentino: i collegamenti aerei. L’aeroporto di Brindisi, pur essendo il più vicino al cuore del Salento, soffre ancora una disparità rispetto a quello di Bari, con rotte e frequenze meno competitive che mortificano il territorio impoverendolo anche dal punto di vista economico.