LECCE – Una segnalazione tempestiva, un intervento rapido e una vita salvata grazie alla prontezza e al sangue freddo di quattro poliziotti: il sovrintendente capo Fabio Francioso, il sovrintendente Luca Forte, l’assistente capo coordinatore Vincenzo Martinelli e il collega Andrea Villani.
È successo nei giorni scorsi a Lecce, dove un uomo di 64 anni ha tentato di togliersi la vita all’interno della propria abitazione.
A dare l’allarme è stato un amico, allarmato da una telefonata in cui l’uomo gli avrebbe confidato le proprie intenzioni. La segnalazione è giunta alla sala operativa della Questura, che ha immediatamente inviato due pattuglie con a bordo i quattro agenti della Squadra Volante all’indirizzo indicato.
All’arrivo sul posto, i poliziotti hanno trovato l’abitazione completamente chiusa, ma da dentro si udivano dei rumori che lasciavano intuire la presenza di qualcuno.
Nonostante i ripetuti tentativi di mettersi in contatto, suonando e bussando alla porta, nessuno ha risposto.
Uno dei poliziotti ha quindi deciso di agire: è salito sul terrazzo di una casa adiacente e, calandosi nel cortile interno attraverso un tubo di scolo, è riuscito a entrare dalla veranda. Una volta dentro, si è trovato di fronte il 64enne seduto sul divano, con un grosso coltello da cucina puntato contro l’addome. La porta d’ingresso era bloccata da un lucchetto.
L’agente ha provato a instaurare un dialogo per calmarlo, ma vista la gravità della situazione ha notato la chiave del lucchetto su un mobile, ha aperto la porta e ha permesso ai colleghi di entrare. In pochi attimi, i poliziotti sono riusciti a bloccare l’uomo e a disarmarlo, evitando conseguenze tragiche.
Poco dopo, sono arrivati sul posto anche gli operatori del 118 e i figli dell’uomo, che lo hanno accompagnato in ospedale per gli accertamenti e il supporto necessario.