Doveva essere una vacanza spensierata nel Salento, invece per una ragazzina di appena 13 anni si sarebbe trasformata in un incubo. La minore, che vive tutto l’anno in Germania con la sua famiglia, ha denunciato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte dello zio paterno, un uomo di 82 anni residente in un comune alle porte di Lecce.
Il nome dell’anziano è finito nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale aggravata e abuso di relazioni domestiche. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Erika Masetti, che ha già chiesto l’incidente probatorio per cristallizzare la testimonianza della vittima ed evitare alla ragazza ulteriori traumi in un eventuale processo.
Il racconto della madre, assistita dagli avvocati Raffaele Di Staso e Roberto Spedicato, è stato messo nero su bianco il giorno di Ferragosto presso la caserma dei carabinieri. Ed è proprio in quella data che si sarebbe consumato l’episodio più grave: il tredicesimo compleanno della ragazzina.
Secondo la denuncia, lo zio avrebbe invitato la nipotina e il fratellino a salire sull’Apecar per un giro in campagna. Con la scusa di lavare il motoveicolo, l’uomo avrebbe approfittato della minore, palpeggiandola e cercando di spogliarla. Tornata a casa, in lacrime, la 13enne ha trovato la forza di confidarsi con la madre.
Accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, la ragazzina è stata visitata e dimessa con una prognosi di dieci giorni. I medici hanno rilevato “affaticamento fisico e psichico, forte stato ansioso dovuto alle ripetute molestie da parte di una persona nota”.
Dalla denuncia emergono anche altri episodi di presunti abusi. La giovane avrebbe riferito di avances già durante le festività natalizie nel dicembre 2024, senza però raccontare nulla alla famiglia. Poi, il 2 agosto, durante un altro giro in campagna sull’Apecar, lo zio l’avrebbe nuovamente molestata. Episodi che hanno trovato conferma temporale e che ora saranno vagliati dalla procura.
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