COMO / RUFFANO – Sergio Corsano nel paese natale della sua famiglia, a Ruffano, da bambino ci tornava periodicamente per le vacanze. Qui suo padre aveva anche una casa, che ha poi venduto.
È nato in Germania: il papà, ruffanese, da giovane si era trasferito lì in cerca di fortuna, aprendo una pizzeria che Sergio ha poi ereditato. Sergio che, quel legame con il Salento, non ha mai smesso di coltivarlo.
Lunedì scorso era a Como, in vacanza con la moglie e i due figli di 10 e 14 anni. Aveva noleggiato una barca per una gita sul lago. Poi la tragedia, riferita agli inquirenti dalla moglie: le onde, improvvisamente alte, hanno mandato in avarìa il motore. Diverse le chiamate che la famiglia avrebbe fatto al 1530 per richiedere aiuto. Fino a quando il lago, in burrasca, avrebbe letteralmente spinto i malcapitati giù dalla barca, in preda alle correnti. La prima preoccupazione di Sergio e la moglie è stata quella di trarre in salvo i figli, come è accaduto. Nel risalire sulla barca, l’amara constatazione: di Sergio non c’era più traccia.
Nei familiari, distrutti dal dolore, con il passare delle ore si attenua la speranza che le ricerche in atto possano dare esito positivo.
Nelle scorse ore al nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, si è aggiunto il robot subacqueo telecomandato arrivato da Cagliari, uno strumento tecnologicamente avanzato in grado di operare fino a profondità superiori ai 200 metri. Rappresenta l’ultima speranza per dare una risposta definitiva alla famiglia.
“Sergio – ci racconta intanto una cugina che siamo riusciti a contattare – qui a Ruffano
tornava periodicamente per le vacanze. Una persona amabile, oculata e precisa”.
Ed è anche per questo, aggiungiamo noi, che la prima ricostruzione emersa sull’episodio ha lasciato perplessa la famiglia, consapevole che in quel lago agitato dalle correnti, i suoi due figli non avrebbero mai fatto un tuffo volontario.
Saranno le indagini, parallelamente avviate, a chiarire la dinamica ed eventuali responsabilità esterne sull’accaduto. Intanto due comunità, quella di Como e Ruffano, restano con il fiato sospeso, mentre il robot continua a scandagliare i fondali e i vigili del fuoco le aree limitrofe al lago.