La riconfigurazione del Sito di Interesse Nazionale di Taranto, richiesta dal commissario per le bonifiche, Vito Felice Uricchio, al fine di liberare le aree a mare che non risultano più inquinate, è fattibile. Infatti, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che fa capo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha risposto positivamente. Per la città dei due mari, e più in generale per la sua economia, si tratta di un passaggio strategico che consentirà di deperimetrare il 22 percento delle aree a mare pari a 1545 ettari che sono in prossimità del porto. Un risultato particolarmente rilevante ed ambizioso per il commissario Uricchio, che lo scorso anno ha ottenuto dal Ministero di riferimento la liberazione dei primi 228 ettari: 94 a terra e 134 a mare. giova ricordare che il SIN di Taranto è stato normato nel 2000 con il decreto ministeriale del 10 gennaio e ricomprende oltre 11mila ettari complessivi. La nuova deperimetrazione da realizzare, sia auspica, entro i prossimi mesi consentirebbe inoltre di procedere in modo più spedito con le attività di dragaggio.
Nicla Pastore
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