LECCE – Nella sala stampa dello Stadio Via del Mare il direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera ha presentato il difensore cileno Matias Perez. “È un marcatore centrale, arrivato a titolo definitivo – ha detto il dirigente del club giallorosso -. Abbiamo valutato attentamente le sue prestazioni, ha grande personalità, è veloce, crediamo molto in lui e nel giro di pochissimo tempo potrà dimostrare tutte le sue qualità. Lo abbiamo visto all’opera soprattutto nella Nazionale Under 20. ha le caratteristiche per recitare un ruolo di primo piano. Ha grande personalità nonostante la sua giovane età, forte anche nella gestione della palla, giocatore di struttura. Crediamo molto in lui e siamo sicuri che nel giro di pochissimo tempo scoprirete con ammirazione”.
LE DICHIARAZIONI DI PEREZ
Il calciatore cileno, che ha firmato un contratto di tre anni più due di opzione in favore del Lecce, si è aggregato alla squadra giallorossa già nel ritiro di Bressanone ha spiegato le sue caratteristiche.
“Sono un centrale che si adatta facilmente nella zona difensiva, ma mi adatto pure a giocare come terzino – ha detto il calciatore arrivato dal Curicò Unido, formazione di seconda divisione cilena – , grazie alla mia fisicità sono un giocatore molto rapido. Devo migliorare dal punto di vista tattico perché il campionato italiano lo richiede. Però sono molto motivato. Sono molto giovane e devo migliorare molto dal punto di vista tattico perché il campionato italiano lo richiede”
“Il mondiale Under 20 in Cile inizia tra un mese, è una vetrina molto importante, è un sogno importante per tutti i cileni, però ora sono molto concentrato su questa nuova avventura”
“Sono molto credente dal punto di vista religioso, credo che la mia famiglia, la mia carriera giri tutto intorno a Dio, quindi per me è un tema super importante, mentre per quanto riguarda Holly e Benji è un cartone animato che guardavo da piccolo e mi identifico molto in Holly”
“Ho fatto un salto molto importante per la mia carriera. Ciò che voglio sin da subito è apprendere, ascoltare ciò che mi dice l’allenatore, e anche dai miei compagni, per migliorare sia tatticamente, ma pure muscolarmente perché il calcio italiano è molto difficile”
La mia famiglia è stata molto importante nella mia crescita. Nelle giovanili avevo pure pensato di lasciare il calcio per la troppa pressione, però Dio e la mia famiglia mi hanno aiutato, li considero i miei pilastri. Ormai mi sento rinato. Adesso il pensiero è totalmente differente riguardo al calcio, sono un giocatore professionista e voglio dare tutto per questa maglia”.
In Europa i suoi modelli sono Van Dijk e Varane, mentre tra i connazionali ha seguito molto Vidal e Alexis Sanchez.
