RUFFANO/CASARANO – Una scia di furti mirati, rapidi e dal ricco bottino. In pochi giorni, stazioni di servizio, aziende e impianti industriali del basso Salento sono finiti nel mirino di malviventi che sembrano agire con metodo e precisione.
L’ultimo colpo in ordine di tempo è stato messo a segno all’alba, intorno alle cinque, in contrada San Nicola a Ruffano, nei pressi della provinciale 71 che collega il paese a Casarano. Due individui, arrivati a bordo di uno scooter e con il volto coperto dal casco, hanno forzato l’ingresso di una stazione di servizio. Dopo aver infranto il vetro di una porta esterna, si sono introdotti negli uffici amministrativi, riuscendo a portare via una somma ancora in fase di quantificazione, ma che si preannuncia consistente. A indagare i carabinieri della locale stazione, che stanno analizzando le immagini della videosorveglianza con l’obiettivo di risalire al più presto all’identità dei responsabili.
Solo ventiquattro ore prima, un altro colpo, questa volta ai danni della Sparkle, azienda attiva nel settore della medicina nucleare, situata in via Extraurbana del Carro a Casarano. I ladri sono entrati in azione intorno alle tre di notte e hanno portato via ben 250 metri lineari di cavi in rame da 240 millimetri cubi. Un danno ingente, stimato in circa 20 mila euro. L’allarme è stato lanciato dal servizio di vigilanza Almaroma, mentre per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Casarano.
Ma non è la prima volta che l’azienda viene colpita: nella notte tra il 17 e il 18 agosto si era già verificato un episodio analogo, con altri 200 metri di rame trafugati e un danno simile, sempre intorno ai 20 mila euro.
Risale invece a dieci giorni fa un altro furto, ancora a Ruffano: presa di mira la stazione di servizio situata lungo viale degli Artigiani, nella zona industriale. Anche in questo caso, i ladri si sono concentrati sugli uffici amministrativi, seguendo un modus operandi praticamente identico a quello dell’ultima incursione.
Su tutti gli episodi indagano i carabinieri della compagnia di Casarano. I militari stanno analizzando i filmati delle telecamere presenti sia all’interno delle attività colpite che lungo le vie di fuga, nel tentativo di risalire all’identità dei responsabili. L’ipotesi investigativa è che si tratti di soggetti del posto, organizzati e ben informati.