Nella serata di lunedì si è sfiorata la tragedia, ma la prontezza e il sangue freddo degli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno evitato il peggio. Un uomo, già reduce da un precedente tentativo di suicidio avvenuto due giorni prima, aveva deciso di togliersi la vita in seguito a una profonda crisi personale legata alla separazione dalla moglie.
Il drammatico episodio ha avuto inizio con una telefonata al Commissariato di Nardò. Dall’altra parte della cornetta, il cittadino chiedeva che fossero riferite alcune ultime parole alla consorte, annunciando subito dopo l’intenzione di farla finita. Nonostante i tentativi di dialogo da parte dell’operatore di turno, l’uomo ha interrotto bruscamente la chiamata.
Dietro quel telefono c’era Eugenio, piantone del Commissariato e responsabile del centralino, che con grande lucidità ha immediatamente allertato la volante in servizio sul territorio. Nel giro di pochi minuti i colleghi Salvatore e Andrea sono giunti presso l’abitazione dell’uomo, trovandolo in condizioni disperate: aveva già stretto delle fascette di plastica attorno al collo, che gli stavano impedendo la respirazione.
La tempestività dell’intervento si è rivelata decisiva. I due agenti hanno reciso rapidamente il cappio improvvisato e avviato le prime manovre di rianimazione, riuscendo a far riprendere conoscenza al malcapitato. Poco dopo è sopraggiunta l’ambulanza del 118, che ha stabilizzato l’uomo e lo ha trasferito d’urgenza all’ospedale di Galatina.
Grazie al lavoro di squadra e alla prontezza d’animo degli operatori della Polizia di Stato, una vita è stata salvata