Al pronto soccorso del DEA di Lecce si sono registrati disagi sia all’accettazione sia nell’area di attesa. Decine di persone in fila per un solo sportello aperto, con inevitabili tensioni e litigi tra chi aspettava da ore. A peggiorare la situazione, anche il guasto di alcuni ascensori. “Un’organizzazione deprimente, una situazione davvero imbarazzante”, denunciano i cittadini allo sportello Dillo a Telerama.
Spostandosi nel sud Salento, all’ospedale Francesco Ferrari di Casarano, la situazione non va meglio. Qui, secondo le testimonianze, pazienti e parenti sono stati costretti ad attese estenuanti.
“Ho visto persone anziane e disabili sedute dalle 14 fino a mezzanotte – racconta un telespettatore – c’erano anche persone lì già dalla mattina. I parenti non riuscivano ad avere informazioni sui propri cari, uno ha perso la calma perché da ore non sapeva nulla della sorella”.
Emblematica la vicenda di una donna di 70 anni: “Mia zia è rimasta 10 ore su una sedia, tra dolori fortissimi. Solo dopo è entrata, le hanno somministrato una flebo e fatto una tac che ha accertato la frattura di quattro costole”.
Alla base del disservizio, ancora una volta, la carenza di personale: “Al pronto soccorso c’era un solo medico – denunciano i cittadini – e spesso veniva richiamato per coprire emergenze in altri reparti”.
Quanto raccontato allo sportello Dillo a Telerama restituisce l’immagine di un sistema sanitario sotto pressione, dove i pazienti vivono attese infinite.
