LECCE – Il Lecce chiude la pratica qualificazuone ai Sedicesimi di Coppa Italia solo al 50′ con Kaba dopo oltre un tempo in inferiorità numerica. Condizione che ad inizio stagione, con gambe ancora un pochino imballate, pesa in maniera particolare. Ma la squadra di Di Franceeco ha sofferto probabilmente più del previsto non riuscendo a trovare quelle condizioni per chiudere prima il discorso qualificazione. Nel primo tempo, soprattutto sulle corsie esterne la squadra leccese ha lavorato ai fianchi la formazione di Ignazio Abate. Molto attivi sia Banda che Pierotti e proprio da un cross dell’argentino è scaturito il fallo di mano sfuggito all’arbitro e visto dal VAR. Nella ripresa la squadra ospite più pericolosa, i cambi operati da Di Francesco hanno cercato di dare maggiore sostanza alla manovra e più equilibrio. Di Francesco soddisfatto per gli ingressi della ripresa.
Il primo tentativo della partita è della squadra leccese, arriva al 18′: cross di Banda e colpo di testa di Coulibaly di poco fuori.
Al 22′ un rilancio di Falcone diventa un assist per Krstovic , complice pure un disimpegno errato di Bellich. La conclusione del montenegrino però è fuori
Al 27′ il Lecce trova il vantaggio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Krstovic e assegnato dopo chiamata del VAR per fallo di mano di Bellich.
Al 38′ ribaltamento veloce della squadra leccese: da Tiago Gabriel a Banda, suggerimento in mezzo per la deviazione di Krstovic sul fondo. L’azione si ripete al 44′ con gli stessi interpreti e stesso esito.
Al 45′ conclusione di Candellone e respinta di Falcone, poi va alla conclusione pure Mannini, tiro murato da Gaspar. Il tempo si chiude con una conclusione di Leone dal limite, fuori non di molto. Ma prima del tè da registrare l’episodio che condionerà non poco la partita: al 48′ il Lecce resta in dieci per l’espulsione di Banda, rosso diretto per fallo su Mosti.
In avvio di secondo tempo la Juve Stabia prova a sorprendere il Lecce con Candellone che arriva con un attimo di ritardo sul suggerimento del compagno di squadra.
Al 20′ si rivede il Lecce: Ramadani avvia il contropiede, cross di Morente e deviazione di Bellich che sfiora l’autogol.
Al 22′ sugli sviluppi di un corner Falcone è super e riesce a respingere il colpo di testa di Candellone.
Candellone si ripete al 24′, respinta di Falcone, ma il portiere giallorosso pochi secondi dopo, è il 25′, alza sopra la traversa una conclusione di Piscopo.
Ramadani e Camarda (entrato al posto di un Krstovic apparso un po’ svogliato con il passare dei minuti) cercano di muovere le fila di un Lecce che ha faticato a guadagnare metri. Al 49′ lancio di Ramadani per Camarda e respinta del portiere avversario. Al 50′ il raddoppio giallorosso: Camarda ruba palla e poi serve il liberissimo Kaba per il 2-0 che chiude definitivamente il discorso qualificazione.
Una partita più difficile del previsto complicata dell’espulsione di Banda. Il lavoro per Di Francesco non manca. Come pure per Corvino e Trinchera.
LECCE-JUVE STABIA 2-0
Reti: 27′ p.t. Krstovic (rig.); 50′ s.t. Kaba (L)
LECCE
Falcone; Kouassi (11’s.t. Danilo Veiga) Tiago Gabriel, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Pierret (11’s.t. Ramadani) Helgason (11’s.t. Morente); Pierotti (37’s.t. Kaba), Krstovic (27’s.t. Camarda), Banda
A disposizione: Fruchtl, Samooja, Ndaba, Berisha, Gorter, Maleh, Rafia, Sottil, N’Dri
Allenatore Eusebio Di Francesco
JUVE STABIA
Confente; Ruggero, Stabile (34’s.t. De Pieri), Bellich; Carissoni, Battistella (1’s.t. Pierobon), Leone, Mannini (16′ s.t. Burnete); Piscopo; Candellone (41’s.t. Maistro), Mosti (16′ s.t. Cacciamani)
A disposizione: Signorini, Boer, Buglio, Varnier, Baldi, D’Amore, Louati
Allenatore Ignazio Abate
Arbitro Giuseppe Mucera di Palermo . Assistenti Paolo Laudato Taranto e Francesco Cortese di Palermo. IV Uomo Marco Di Bello sez. di Brindisi. VAR Francesco Meraviglia. AVAR Marco Monaldi di Macerata
Note: espulso Banda al 48’p.t. per gioco falloso. Corner: 8-4 per la Juve Stabia. Recupero: 4′ p.t; 7′ s.t.. Totale spettatori: 10.667
