LECCE – Un drone con un carico di droga e telefoni cellulari, destinato ai detenuti, ha tentato di introdursi nella casa circondariale di Lecce. Ma l’intervento tempestivo della Polizia penitenziaria l’ha intercettato e sequestrato.
È accaduto all’alba del 10 agosto, quando, nell’ambito di un’attività mirata di prevenzione e contrasto all’introduzione illecita di materiali non consentiti, gli agenti della polizia penitenziaria lo ha intercettato nello spazio aereo del carcere. Dopo averlo catturato, hanno scoperto al suo interno un carico ben strutturato: quattro smartphone, un micro-cellulare, cavi per la ricarica, nove schede SIM e microSIM, e oltre 120 grammi di crack suddivisi in quattro involucri.
L’operazione è il risultato di un’attenta attività di osservazione avviata nei giorni precedenti dagli agenti della polizia penitenziaria, durante i quali erano stati segnalati sorvoli sospetti dell’istituto penitenziario. Un modus operandi sempre più diffuso, che conferma l’impiego sistematico dei droni da parte della criminalità per aggirare i controlli e raggiungere detenuti con strumenti di comunicazione e sostanze stupefacenti.
Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare i responsabili e chiarire le dinamiche dell’accaduto.