Politica

Regionali, tregua ferragostana ma nel centrodestra spuntano altri due nomi

BARI – La settimana appena iniziata sarà segnata dalla tregua. Stop ai veti, stop ai contrasti, alle divisioni e stop anche alle mediazioni. Ma su quest’ultima si può aggiungere un forse. Ferragosto regala alla politica una settimana di pace apparente. Tutti in ferie. Se ne riparla dopo il 18 agosto, più probabilmente nell’ultima settimana del mese.

Antonio Decaro è in vacanza, così anche i maggiorenti del Partito democratico. Non lo è Michele Emiliano che nell’ultima estate da governatore sarà impegnato quantomeno sul fronte istituzionale a Roma per l’Ilva e l’ultima giunta. Poi anche per lui qualche giorno di pausa.

Standby anche nel centrodestra, dove si attende di capire cosa fa il fronte opposto. Con Antonio Decaro si gioca una partita, senza Antonio Decaro se ne gioca tutt’altra. E questo è un discrimine non da poco. Intanto mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia ribadiscono con convinzione l’intenzione di supportare Mauro D’Attis quale candidato, la Lega che ha tutto interesse a portare a casa la partita in Veneto, alza la posta nelle altre regioni per far salire la temperatura nella coalizione: i nomi proposti dal coordinatore Marti al vicepremier Salvini per contrapporli a D’Attis sono diversi e cambiano velocemente. Nella rosa in cui sono entrati e usciti l’europarlamentare Vannacci e il foggiano Joseph Splendido, resta come già detto il sindaco di Monopoli Annese, il sempre presente Fabio Romito, ma anche due nuovi nomi: l’imprenditore del grano Pasquale Casillo. Quanto sia quest’ultimo un nome realmente in pole è tutto ancora da capire anche perché mesi fa si disse intenzionato a continuare il suo impegno in BdM banca. Ma ne spunta un secondo: Giuseppe Vinella, a capo della holding di famiglia e tra le maggiori aziende nel campo dei trasporti. Potrebbe, però, essercene un terzo sempre del mondo civico ma non è chiaro visto che la Lega intende blindarlo.

Intanto da Fratelli d’Italia parte la bordata al fronte opposto.  “E se fosse tutta una pantomina architettata ad hoc da una regia comunicativa che punta a falsificare la realtà? – si chiedono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia. “Riavvolgiamo il nastro degli ultimi mesi del governo – dicono – Emiliano: le nomine scandalose, i bandi fatti su misura, le inchieste (alcune già giunte a sentenza come quella sull’ex capo della Protezione civile pugliese) e le inefficienze (tante! In sanità in primis) un quadro politico-amministrativo così pesante dal quale, il poco ingenuo, Antonio Decaro ha necessità di prendere le distanze, di presentarsi ai pugliesi come il nuovo, colui che in discontinuità con i governi di Nichi Vendola e Michele Emiliano promette nuovo impulso alla Regione Puglia. E allora cosa c’è di meglio che finire sui giornali e nei tg, ogni giorno, con Decaro versus Emiliano, cercando di convincere i pugliesi che il candidato presidente Decaro non è in continuità con il governo regionale uscente”. “Di qui l’invito che – dicono i consiglieri – come Fratelli d’Italia facciamo ai due esponenti del PD è di smetterla, chi vota il centrosinistra di Decaro deve sapere che vota in continuità con il centrosinistra di Emiliano, e con quello prima di Vendola”.

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