Il fascino delle stelle cadenti, il rumore delle onde, la compagnia di amici e musica fino a notte fonda. La notte di San Lorenzo, nel Salento e non solo, è un rito collettivo che ogni estate richiama migliaia di persone lungo le coste. Ma tra tende improvvisate, falò accesi sulla sabbia e tuffi notturni, il confine tra festa e rischio può essere sottile.
La Regione Puglia, con l’Ordinanza Balneare 2025 valida fino al 30 settembre, ha fissato regole precise per la gestione delle spiagge, la sicurezza in mare e la tutela dell’ambiente. Una cornice normativa che in queste notti di agosto diventa più che mai attuale.
L’ordinanza vieta espressamente di accendere fuochi, usare fornelli, campeggiare senza autorizzazione, lasciare rifiuti, transitare con veicoli non autorizzati e utilizzare plastica monouso. I falò sulla spiaggia, tradizione per alcuni irrinunciabile, non sono soltanto passibili di multa: nelle calde notti estive, il rischio di incendi è concreto e alto.
Vivere la magia di San Lorenzo sulla spiaggia significa anche lasciare la sabbia così come la si è trovata, senza rifiuti o tracce del proprio passaggio. È un patto di rispetto verso il mare e verso chi lo vivrà nei giorni successivi. Le stelle cadenti, dopotutto, non hanno bisogno di fuochi o bottiglie di vetro per brillare.