CASARANO – Nonostante fosse sottoposto alla misura di prevenzione dell’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinarsi alla madre, si sarebbe recato ugualmente sotto casa della donna, minacciandola e aggredendola verbalmente. Protagonista dell’episodio un 22enne di Casarano, che ha patteggiato una condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, con pena sospesa, al termine del processo per direttissima celebrato nelle scorse ore dinanzi alla giudice del Tribunale di Lecce, Maddalena Torelli.
Il giovane è stato arrestato martedì mattina proprio nei pressi dell’abitazione della madre. Qui, secondo le ricostruzioni, avrebbe danneggiato l’auto della donna prendendo a calci e pugni gli specchietti retrovisori, servendosi anche di una pietra trovata nelle vicinanze. Pochi minuti prima, avrebbe rimosso il braccialetto elettronico che gli era stato applicato nell’ambito della misura cautelare, gettandolo contro i carabinieri intervenuti sul posto e dicendo: “Mo vediamo se mi trovate più”.
La misura era stata disposta nei mesi scorsi in seguito alla denuncia della madre, esasperata dalle continue richieste di denaro del figlio, necessarie – secondo quanto emerso – per l’acquisto di droga. Le intimidazioni, però, non si sarebbero fermate: durante la sera di Pasquetta il giovane sarebbe arrivato a minacciare di bruciare viva la madre, e il giorno successivo avrebbe detto ai genitori: “Vi uccido tutti”.
Una spirale di violenza e minacce culminata nella nuova denuncia e nell’apertura di un procedimento per estorsione e tentata estorsione, tuttora in corso.
Alla luce della violazione delle misure già imposte, il pm del primo procedimento ha richiesto un aggravamento del regime cautelare. Motivo per il quale, il 22enne è stato trasferito in carcere. Il suo difensore, l’avvocato Attilio De Marco, sta valutando la possibilità di chiedere il trasferimento del giovane in una comunità.
