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Taranto, patto tra MArTA e MuDi: la cultura fa squadra

Due eccellenze museali del territorio di Taranto decidono di collaborare e varano un progetto di cooperazione destinato a proporre a visitatori e turisti una scontistica per chi deciderà di percorrere e scoprire le sale espositive del Museo archeologico nazionale di Taranto MArTA e del MuDi il Museo Diocesano di Taranto.
Grazie ad un accordo siglato nei giorni scorsi dalla direttrice del MArTA, Stella Falzone e dal direttore del MuDi, don Francesco Simone, entro 7 giorni dall’emissione del primo biglietto di ingresso ad uno dei due musei, si avrà diritto ad ottenere sconti o biglietto ridotto per la visita all’altro polo museale.
Da Vico Seminario in città vecchia all’ex Convento degli Alcantarini nel cuore del Borgo di Taranto, un viaggio tra uno dei patrimoni storico-artistici, archeologici e sacri più importanti del territorio, destinato a meravigliare per la ricchezza e il pregio delle sue testimonianze.
Il MuDi, di proprietà dell’Arcidiocesi di Taranto e gestito dalla Cooperativa Museion, infatti, conduce nel cuore della devozione in un percorso espositivo in 36 sale, sette sezioni tematiche e 350 vere e proprie opere d’arte che coprono un arco temporale che va dal VII secolo al XXI secolo. Negli ambienti cinquecentesti dell’antico seminario arcivescovile, il MuDi stupisce, tra dipinti delle grandi scuole meridionali, paramenti e arredi sacri come il raro arazzo in bisso, sculture e reliquie fino alla crocetta aurea ritrovata nel 1071 sul petto del santo patrono della città, alla porta di tabernacolo realizzata in epoca borbonica cesellando uno dei topazi più grandi del mondo proveniente dal cosiddetto Tesoro di San Cataldo.
Una Taranto bella e preziosa che si ritrova nelle diverse sezioni del MArTA che dalla preistoria e protostoria, accompagna i visitatori e i turisti in un percorso che attraversa gli splendori della città greca, i rapporti con il mondo indigeno, il periodo romano e quello tardo antico, sino all’età bizantina. Un museo che di anno in anno batte anche tutti i suoi record di presenze e che oltre a puntare sui reperti identitari come la collezione di Ori, il gruppo scultoreo di Orfeo e le Sirene, la tomba dell’atleta, lo Zeus d’Ugento, gli antichi mosaici di epoca romana e la sua imponente collezione di monete, da alcuni anni rispolvera e recupera gli antichi reperti custoditi nei depositi per esporli al pubblico in contesti di mostre temporanee.
L’accordo di scontistica prevede che i possessori del biglietto di ingresso al MuDi possano entrare al MArTA usufruendo di uno sconto del 20% sul biglietto di ingresso di 10 euro. TaraI possessori di biglietto di ingresso del MArTA accederanno, invece, al MuDi avendo diritto ad un biglietto dal costo ridotto. Da 6 a 4 euro.

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