Attualità

Filobus, il Comitato del no e la polemica: “Progetto fatto con il copia e incolla”

LECCE – Il filobus delle polemiche. Da una parte l’amministrazione di Palazzo Carafa che ha annunciato il potenziamento delle rete filoviaria a Lecce, dall’altra il Comitato del “no” composto da partiti, movimenti ed associazioni che all’indomani dell’annuncio ha messo in moto la macchina organizzativa per raccogliere seimila firme ed indire un referendum abrogativo per stoppare il progetto. E mentre le adesioni continuano ad arrivare, già 5200 firme raccolte presso i gazebo allestiti e con le attività che proseguiranno anche nei prossimi giorni, i componenti del Comitato notano un errore di non poco conto nel progetto presentato dal Comune ed inviato al Ministero per ottenere il finanziamento da 118 milioni di euro per implementare la rete del filobus cittadino. E vale a dire progetto identico a quello presentato, 15 anni addietro, per la realizzazione della rete filoviaria di Ferrara. Nello specifico, come fanno notare i componenti del Comitato, leggendo quanto riportato nella relazione “Analisi della alternative progettualiobbligatoriamente predisposto per poter partecipare al bando. Nella premessa, infatti c’è scritto testualmente: “L’obiettivo generale del progetto è quello di realizzare una dorsale di trasporto pubblico ad alta efficienza che colleghi la città al polo ospedaliero di Cona con l’insieme dei poli attrattori cittadini attraverso la realizzazione di un impianto BRT in grado di collegare efficacemente l’area sud della città e creare le condizioni per evolvere il sistema del trasporto pubblico urbano come indicato nel PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Peccato che Cona, dicono dal Comitato, si trovi in provincia di Ferrara. Che si sia trattato di una svista? Oppure di un copia e incolla di un altro progetto? Interrogativi che intanto continuano a far crescere il malumore. “Un classico copia e incolla imbarazzante, dicono dal Comitato, se si tiene conto dell’importanza della richiesta: ottenere un finanziamento di 118 milioni di euro per potenziare il sistema filoviario in città. Richiesta valutata sulla base di una istruttoria complessa redatta tenendo conto delle LINEE GUIDA OPERATIVA PER LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE TRASPORTO RAPIDO DI MASSA redatta dal Ministero delle Infrastrutture. Al quale immaginiamo non sfuggirà, concludono, lo strafalcione contenuto nella relazione “Analisi delle alternative progettuali” obbligatoriamente predisposto per poter partecipare al bando.

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