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Job&Orienta, restano tutti i dubbi

Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani:

“Risposte vaghe, confuse e incomplete. Una sola certezza: JOB&Orienta, la fiera regionale del lavoro che si è tenuta alla Fiera del Levante di Bari dal 14 al 16 maggio scorsi, è stata un grosso affare per chi l’ha organizzata, e cioè Veronafiere, che ha incassato oltre 652mila euro dalla Regione Puglia. Ma non solo: a questa cifra si aggiungono gli introiti derivati dal subaffitto degli spazi espositivi nell’ambito del salone da 500 metri quadrati e nelle due sale utilizzati per l’evento. È quanto è emerso nell’audizione di oggi in Commissione Lavoro, che abbiamo chiesto di convocare per far luce sull’affidamento diretto dell’organizzazione di JoB&Orienta a Veronafiere. L’assessore al lavoro Sebastiano Leo ha precisato di non aver in alcun modo interferito nell’iter amministrativo, ma a noi risulta che Veronafiere abbia fatto pervenire direttamente all’assessore la propria manifestazione d’interesse il 6 marzo 2025, e cioè undici giorni prima della delibera di giunta regionale in cui si decide di organizzare la prima fiera regionale del lavoro a Bari.
Fumosi e privi di fondamento le spiegazioni fornite dal direttore di Arpal Puglia, Gianluca Budano. Non ha chiarito perché è stato affidato direttamente l’incarico a Veronafiere per un importo sopra soglia, in violazione del codice degli appalti, senza alcuna comparazione. Non ha spiegato perché si è scelta la via della procedura negoziata, a nostro avviso illegittima, perché dovrebbe prevedere un numero ristretto di operatori economici, mentre in questo caso c’è stata una trattativa con un solo operatore, appunto Veronafiere. E c’è di più: il codice degli appalti ammette la procedura negoziata solo se l’oggetto del contratto richiede una specifica competenza tecnica, in casi di urgenza e con costi congrui. Ma Veronafiere non è certo l’unico soggetto sul mercato nazionale ad organizzare eventi dedicati all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro, quindi non si tratta di una competenza esclusiva. E poi perché l’urgenza di organizzare la fiera a maggio? E soprattutto, cosa giustifica i 652mila euro se la Regione ha messo a disposizione gli spazi in Fiera del Levante e le 97 imprese invitate sono state ospiti? I giri di parole asolati oggi in audizione lasciano molte ombre, tutte da chiarire. Perciò abbiamo chiesto un approfondimento. La relazione scritta inviata dall’Arpal alla Commissione solo qualche minuto prima dell’audizione, che avremo modo di studiare, già ad una prima lettura lascia molti punti interrogativi irrisolti, sia sulla procedura di affidamento sia sui costi e sulle ricadute, in termini di visibilità, partecipazione e soprattutto occupazione, di questa fiera regionale del lavoro. A noi sembra soltanto un altro pasticcio amministrativo e un altro colossale spreco di questa Regione”.

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