NATZ (BRESSANONE) – È iniziata una nuova stagione, c’è una nuova sede per il ritiro, Bressanone.
“Individuata dopo la fine della stagione fra le varie che avevo avuto l’opportunità di visitare. Mi sembra che tutto stia procedendo nel migliore dei modi”.
Come si arriva a scegliere una località per svolgere il ritiro? “Grazie a contatti personali, contatti del club e tanti viaggi durante l’inverno, che a me piacciono”.
Quest’anno la sede è stata scelta pur non conoscendo ancora il nome del nuovo allenatore.
“Normalmente è la società a individuare la sede del ritiro, per cui in questo caso glielo abbiamo proposto a Di Francesco: la conosceva già, per cui è stato più semplice far calibrare lo staff nuovo con la nuova struttura del ritiro”.
Rispetto alle altre sedi cambia qualcosa?
“Ci sono due campi come l’anno scorso, con la differenza però che siamo in Italia. E poi c’è una palestra come noi la richiediamo, quindi uguale a quella degli anni passati”.
Rispetto alla passata stagione siete rientrati in Italia.
“È il vantaggio più grosso, abbiamo un albergo con cucina italiana. È un po’ più semplice ambientarsi, tuttavia anche l’anno scorso in Austria è stato piuttosto agevole ambientarsi.
Ci sono richieste particolari da parte dell’allenatore?
“No, sicuramente come tutti i nuovi staff che si insediano abbiamo fatto un rapido check di tutti i nostri materiali, delle attrezzature della palestra, di alcuni software che utilizzano normalmente per gestire il gruppo e abbiamo fatto il punto della situazione. Qualche piccola integrazione c’è stata ma niente di particolarmente insolito diciamo rispetto al passato”.
Richieste da parte dei calciatori?
“No, mutismo. O sono molto stanchi oppure la struttura tutto sommato non è male perché di solito sono i primi a lamentarsi anche per il nulla”. Le sue impressioni quali sono?”Dal mio punto di vista il lavoro sta procedendo molto bene. Ai ragazzi dello scorso anno sono stati integrati giovani della nostra Primavera. Però mi sembra che il gruppo sia piuttosto coeso. E pure i nuovi stranieri si stanno integrando molto bene”.
Le sue giornate sono sempre molto piene.
“Sempre settimane piene, ma un po’ di vacanza sono riuscito a farla pure io”.
Lei è parte integrante della squadra: gioisce e soffre insieme ai calciatori.
“Si entra in sintonia con con i calciatori. Ogni stagione è uno stimolo sempre nuovo. Ogni stagione è uno stimolo sempre nuovo”.