Oggi pomeriggio, alle 17:30, nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Depressa di Tricase, la comunità si stringerà in un commosso abbraccio attorno alla famiglia del piccolo Andrea Surano, il bimbo di appena 7 anni volato via troppo presto, in seguito a un tragico incidente avvenuto nei giorni scorsi in un parco acquatico di Gallipoli.
La camera ardente è stata allestita presso l’Oratorio Giovanni Paolo II di Depressa, il paese natale del papà Paolo, mentre Mamma Alessandra è originaria di Tricase.
Nel frattempo, proseguono le indagini della Polizia di Stato per chiarire la dinamica dell’accaduto. La Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta contro ignoti, nella speranza di dare presto risposte a chi è rimasto, sospeso nel dolore.
Tra i tanti messaggi di affetto e cordoglio, toccanti le parole del dottor Giancarlo Negro, primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Sacro Cuore di Gallipoli, che ha seguito le ultime ore di Andrea con l’impegno e l’umanità che solo chi vive ogni giorno accanto alla vita – e alla morte – può conoscere davvero:
“Ci sono eventi che ti passano addosso come un tornado,” ha scritto il medico. “Poche ore, pochissimi giorni in cui speranze, sforzi, preghiere, sofferenze e illusori segnali vengono travolti dalla crudezza della realtà. Un tornado che stravolge genitori, fratelli, sorelle, famiglie, amici, cambiandone per sempre il corso della vita. In questi giorni di tornado ho visto lacrime solcare il volto di colleghe e colleghi, di tante donne e uomini che condividono quotidianamente il mio lavoro. Il tornado è passato: ora puoi giocare in cielo, piccolino.”
Oggi Andrea lascia un vuoto impossibile da colmare, ma anche l’immagine indelebile di un sorriso che continuerà a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato.