BARI – Controllore e controllato. Anac, sollecitata dal ministero per i Beni culturali ci vuole vedere chiaro e per questo ha aperto una istruttoria. Al centro dei fatti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per aver nominato se stesso nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Il punto è che alla Regione spettano poteri di governo e controllo dell’istituzione, nonché tutti i poteri di nomina e revoca delle figure apicali, di approvazione dei bilanci e di redazione e modifica dello statuto e dei regolamenti. Lo Statuto stabilisce infatti che “un componente del Consiglio è nominato dal presidente della Regione Puglia”. E difatti così è stato, la nomina è stata ufficializzata a mezzo decreto del presidente della giunta il 26 giugno scorso. Senonché, appunto, nel decreto il presidente ha nominato se stesso. L’articolo 16 comma 2 dello Statuto della Fondazione Petruzzelli, fondazione di diritto privato che viene finanziata dalla Regione con 3 milioni di euro l’anno, chiarisce che la nomina spetta non alla Regione in via generica ma al presidente; ma in questo caso il presidente finisce per nominare se stesso. E qui l’altra stranezza registrata: a firmare la nomina, il vicepresidente Piemontese. Ma lo statuto dice che spetta al presidente, quindi è un modo probabilmente scelto per aggirare eventuali problemi. I dubbi di Anac riguardano anche il mancato rispetto oggettivo di un’altra disposizione statutaria secondo cui “i componenti del Consiglio di Indirizzo esercitano in piena autonomia le loro funzioni e rispondono soltanto nei confronti della Fondazione dell’esercizio delle medesime; essi non rappresentano i soggetti pubblici o privati che li hanno designati o nominati, né ad essi rispondono”. L’Anac ha acceso un faro sulla vicenda che sta esaminando con attenzione particolare all’eventuale presenza di profili di incompatibilità/inconferibilità.
In serata arriva la replica del segretario della Presidenza, Venneri: tutto regolare, era una nomina temporanea per non lasciare la sede vacante sino all’arrivo del prossimo presidente.
Si vedrà se anche Anac lo riterrà.