Nell’ambito della campagna nazionale “Estate tranquilla 2025”, promossa dal comando Carabinieri per la tutela della salute di Roma, i Carabinieri del N.a.s. di Taranto hanno recentemente effettuato una serie di ispezioni nei comuni della provincia ionica e nel capoluogo. Le verifiche hanno evidenziato numerose irregolarità, con conseguenti provvedimenti sanzionatori e, in alcuni casi, la sospensione immediata delle attività ed il sequestro di alimenti. In particolare:
• nei ristoranti di due strutture alberghiere, sono stati sequestrati preparati gastronomici, prodotti ittici e carnei congelati, per un totale di circa 600 kg, in quanto abbattuti e/o conservati in difformità alle prescritte procedure di autocontrollo h.a.c.c.p. e privi di indicazioni utili alla rintracciabilità delle materie prime impiegate.
• in una pizzeria ed in un agriturismo, sono stati sequestrati circa 100 kg di alimenti, poiché sottoposti a procedura di abbattimento termico in assenza di specifiche procedure di autocontrollo h.a.c.c.p..
• in un bar annesso ad una stazione di servizio ed in un pub – pizzeria, sono state riscontrate gravissime carenze igienico-sanitarie e strutturali, nonché difformità autorizzative che hanno determinato l’adozione, da parte dell’autorità competente, di un provvedimento di “sospensione immediata delle due attività di somministrazione di alimenti e bevande”, fino alla totale risoluzione delle criticità riscontrate.
• negli esercizi di ristorazione di un campeggio è stato accertato l’arbitrario utilizzo di acqua emunta da pozzo artesiano in luogo della prescritta acqua potabile. Ciò ha determinato l’adozione, da parte dell’autorità competente, di un provvedimento di “sospensione immediata dell’attività”, fino alla totale risoluzione delle criticità riscontrate.
All’esito delle attività ispettive del N.a.s., il dirigente medico del S.i.a.n. dell’Asl di Taranto ha disposto la sospensione immediata di quattro locali adibiti a deposito di alimenti e bevande a servizio di un agriturismo, di una pizzeria e di due bar, in quanto attivati in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) sanitaria e mantenuti in precarie condizioni igienico sanitarie.
Le verifiche hanno determinato la contestazione, a carico dei gestori delle attività, di violazioni di natura amministrativa per diverse migliaia di euro.