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Casarano, operazione “Fortezza”: la Procura chiede quasi due secoli di carcere

matrimonio combinato

CASARANO – Quasi 200 anni complessivi di carcere: è questa la somma delle pene richieste dalla Procura di Lecce nel processo, celebrato con rito abbreviato, nato dall’operazione “Fortezza”, che nel marzo 2024 aveva portato all’arresto di tredici persone e permesso di fare luce su una complessa rete criminale attiva a Casarano.

La sostituta procuratrice Giovanna Cannarile ha esposto davanti alla giudice per l’udienza preliminare Anna Paola Capano le richieste di condanna per ciascun imputato, delineando un quadro accusatorio che distingue due presunti gruppi in lotta per il controllo dello spaccio a Casarano.

Il primo, secondo le indagini, sarebbe stato guidato da Ivan Caraccio, 38 anni, per il quale è stata chiesta una condanna a 16 anni. Tra i suoi presunti collaboratori, Marco De Vito, 40 anni, rischia 10 anni di carcere; Angelo Moscara, 49 anni, 8 anni e sei mesi; Matteo Toma, 37 anni, 7 anni; e Floriano Chirivì, 44 anni, originario di San Donaci, 8 anni e sei mesi.

L’altro gruppo, invece, avrebbe fatto riferimento ad Antonio Amin Afendi, il 33enne assassinato nel marzo 2024 poco prima dell’operazione. Per i presunti membri della sua rete, le richieste della Procura sono di 18 anni per Luca Marco Franza, 30 anni, e di 16 anni per Luigi Calabrese, 31 anni. Seguono: Giovanni Corsano, 23 anni, per il quale sono stati chiesti 8 anni; Salvatore De Gaetani, 41 anni, anch’egli con una richiesta di 8 anni; Giovanni De Vito, 37 anni, per il quale si prospettano 10 anni; Davide Falcone, 35 anni, 7 anni; e Gianni Casto, 33 anni, 8 anni e quattro mesi.

Per gli altri imputati che hanno optato per il rito abbreviato, le richieste di condanna sono variabili. Cristian Causo, 39 anni, e Emanuele Salvatore Franza, 32, rischiano entrambi 8 anni e sei mesi. Salvatore Emanuel Causo, 36 anni, e Mirko Gennaro, 30, potrebbero ricevere una condanna a 7 anni. Per Marco Ciminna, 39 anni, sono stati richiesti 5 anni e sei mesi, mentre per Antonio De Cataldis, 28, un anno e mezzo.

Più contenute le richieste per Paolo Esposito, 35 anni, con 2 anni di pena; e per Iolanda Stoppello, 31, anch’essa con una richiesta di 2 anni. Francesco Tunno, 40 anni, rischia un anno di carcere. Daniele Panico, 39 anni, potrebbe essere condannato a un anno e otto mesi, mentre Giovanni Pennetta, 36, e Attilio Gerundio, 75, rischiano rispettivamente un anno e mezzo e cinque anni e mezzo.

Completano l’elenco: Valentina Moscara, 27 anni, con una richiesta di 6 anni; Daniele Pennetta, 45 anni, 8 anni; Graziano Rizzello, 35 anni, 4 anni e due mesi; Mario Rosafio, 69 anni, 4 anni; e Giuseppe Scarlino, 41 anni, per cui si prospettano 2 anni e sei mesi.

Unica eccezione, la posizione di Davide Tartaglione, 35 anni, per il quale la Procura ha chiesto l’assoluzione.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 29 settembre, quando saranno ascoltate le arringhe difensive, affidate agli avvocati Simone Viva, Stefano Pati, Giuseppe Presicce, Vincenzo Venneri, Silvio Caroli, Attilio De Marco, Anna Centonze, Mario Coppola, Angelo Ninni, Antonio Maria Francesco Venneri, Antonio Paolo Romano, Mercedes Salento, Francesco Fasano e Biagio Palamà.

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