La Fiadel Ambiente Lecce, attraverso il suo rappresentante Antonio Verardi, ha richiesto alla Presidenza della Regione Puglia e alla Commissione Lavoro l’integrazione dell’Ordinanza n. 350 — che introduce misure di prevenzione contro le ondate di calore— estendendola anche al comparto dell’Igiene Urbana, attualmente escluso.
L’ordinanza prevede infatti limitazioni per settori ad alto rischio come agricoltura, edilizia e florovivaismo, includendo anche i rider, ma ignora un settore altrettanto esposto come quello dei lavoratori dell’igiene ambientale, impegnati in attività all’aperto durante le ore più calde, spesso su mezzi scoperti o in strada.
Verardi sottolinea che l’eventuale blocco delle attività tra le 12:30 e le 16:00 non costituirebbe un’interruzione di pubblico servizio, bensì una necessaria riorganizzazione del lavoro per tutelare la salute degli operatori. Fiadel chiede inoltre che la Regione Puglia aderisca formalmente alla Carta di Urbino, un documento condiviso a livello europeo che promuove la centralità della persona nei contesti lavorativi, sottolineando il diritto a un ambiente sicuro, rispettoso della salute fisica e mentale, e libero da ogni forma di abuso.