CEGLIE MESSAPICA – Il Centro di Riabilitazione, punto di riferimento per pazienti neurologici ad alta complessità, si trova in una fase di profonda crisi organizzativa e assistenziale. A denunciarlo è la FIALS, il sindacato autonomo dei lavoratori della sanità, che ha diffuso una nota accorata per richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica.
Secondo quanto riportato dalla FIALS, la situazione è diventata “insostenibile”: mancano all’appello 14 infermieri e 7 operatori socio-sanitari, figure previste dal Piano Emergenziale e dal Piano del Fabbisogno 2025–2027. Nonostante l’aumento dei posti letto, il personale è rimasto invariato, generando turni massacranti e una riduzione delle risorse disponibili.
La carenza di personale costringe medici e infermieri a lasciare temporaneamente i reparti per accompagnare i pazienti a visite e consulenze esterne, compromettendo la continuità assistenziale. La FIALS sottolinea come questa situazione metta a rischio la sicurezza dei pazienti e degli operatori, con un impatto diretto sulla qualità delle cure.
Un altro nodo critico riguarda la gestione delle emergenze. Essendo una struttura intraospedaliera, il Centro dovrebbe disporre di un sistema di risposta rapida, ma questo servizio non è attivo, a differenza di altri presidi.
La FIALS chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto con la Direzione Strategica dell’ASL di Brindisi, insieme alle organizzazioni sindacali, per affrontare le criticità e regolamentare la gestione dei trasporti secondari. L’obiettivo è chiaro: rafforzare l’organico e garantire un’assistenza sicura e continuativa.