BRINDISI – La riserva naturale di Torre Guaceto è tornata al centro del dibattito pubblico. Questa volta non per la sua bellezza incontaminata, ma per il costo del parcheggio: 8 euro al giorno, una cifra che ha scatenato critiche da cittadini, turisti e rappresentanti politici.
Nicola Di Donna, capogruppo di Forza Italia al Comune di Brindisi, ha definito il prezzo “inaccettabile”, sottolineando come si tratti di un’area di sosta sterrata e incustodita, gestita da un consorzio pubblico che include i Comuni di Brindisi e Carovigno e il WWF. Secondo Di Donna, il costo elevato scoraggia la fruizione libera dell’oasi e rischia di trasformare un servizio pubblico in una fonte di guadagno.
Anche altri cittadini lamentano la mancanza di sicurezza e pulizia, e il fatto che il prezzo sia uguale per auto e moto, indipendentemente dall’uso del trenino che collega il parcheggio alla spiaggia di Punta Penna Grossa.
Il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta, già in passato aveva spiegato che il prezzo è determinato dai costi gestionali più alti rispetto a qualche anno fa.
La polemica solleva una questione più ampia: come conciliare tutela ambientale, accessibilità e sostenibilità economica. Se da un lato è necessario finanziare i servizi per preservare la riserva, dall’altro è fondamentale garantire che Torre Guaceto resti un luogo aperto e inclusivo. Il dibattito è aperto, e la stagione estiva potrebbe portare nuove risposte o nuove tensioni.