Dietro il silenzio e la compostezza che accompagnano l’ultimo saluto ai defunti, si nasconde un settore capace di generare incassi impressionanti. È il caso di un’agenzia funebre con sede a Taviano, finita sotto la lente della Guardia di Finanza per una presunta evasione fiscale da capogiro: quasi un milione di euro sottratti all’Irpef in tre anni.
L’imprenditore, legale rappresentante della società, sarà presto chiamato a chiarire davanti a un giudice le discrepanze tra quanto effettivamente incassato e quanto dichiarato al Fisco. Secondo l’accusa, nei modelli dei Redditi Società di capitali presentati per gli anni 2020, 2021 e 2022 avrebbe indicato zero euro di ricavi, nonostante l’attività risultasse floridissima.
Le indagini, partite da alcune confidenze raccolte in paese, hanno portato i finanzieri a ricostruire nel dettaglio il numero dei funerali gestiti, incrociando testimonianze dei familiari dei defunti e dati acquisiti presso gli uffici comunali. Nel 2020 sarebbero stati occultati incassi per 686mila euro, nel 2021 per 816mila e nel 2022 per 809mila. Le imposte evase, secondo i calcoli, superano ogni anno la soglia penale dei 100mila euro.
Il reato contestato è quello relativo alla dichiarazione infedele. L’imprenditore, assistito dall’avvocato Rocco Rizzello, ha ora venti giorni di tempo per produrre memorie difensive o chiedere di essere interrogato.