LECCE – Maria Antonietta Aiello è la nuova rettrice dell’Università del Salento. L’attesa fumata bianca è giunta alle 18.20. Una vittoria storica. Si tratta della prima donna alla guida di un ateneo pugliese.
Lo scoglio da superare era solo quello relativo al quorum visto che dopo il dietrofront degli altri due candidati Melica e Rizzello la strada verso il prestigioso traguardo finale era praticamente spianata.
A suggellare il trionfo un lungo applauso condito da abbracci, baci e sorrisi. Al suo fianco, dopo pochi minuti compare il rettore Fabio Pollice, un tandem inossidabile che ha guidato l’ateneo salentino negli ultimi sei anni. Qualche fila più dietro scorgiamo Salvatore Rizzello, direttore dell’Isufi. Nessuna traccia invece del professor Luigi Melica, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Sin dalle prime battute Aiello ha preso il largo proseguendo la sua sfida personale con il quorum. Per una manciata di voti la vittoria finale non è giunta con i soli voti dei docenti e dei ricercatori. Per la fumata bianca la neorettrice ha dovuto attendere qualche altro minuto, giusto il tempo di aprire le prime schede dei rappresentanti degli studenti che hanno anticipato lo scrutinio del personale tecnico-amministrativo di Unisalento.
Calabrese di nascita, 60 anni, metà dei quali trascorsi a Lecce, Antonietta Aiello è professoressa ordinaria di tecnica delle Costruzioni al dipartimento di Ingegneria dell’innovazione di Unisalento.
Nel giorno della sua incoronazione ringrazia tutti e guarda già avanti: “Nel settantesimo anniversario dalla sua fondazione, è per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice di questo ateneo: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità se si vuole, insieme, alimentare la ricerca, l’economia e tenere viva e vivace questa Casa della conoscenza che è l’Università del Salento. Una casa dove tutti e tutte devono sentirsi benvenuti”.
Ora il meritato riposo prima di rituffarsi al lavoro. C’è da formare la squadra di governo che dovrà supportarla in questo delicato e gratificante percorso che si chiuderà nel 2031.