BRINDISI – Due retrocessioni consecutive. Un altro passo indietro, l’amaro ritorno in Eccellenza. Ma la vera notizia non è questa. La vera notizia è che il Brindisi non si arrende. Non chiude. Non sparisce. Riparte. Subito. E con forza.
All’indomani di una stagione durissima, condizionata da 14 punti di penalizzazione e segnata da evidenti difficoltà, i soci del Brindisi FC si sono riuniti per tracciare la rotta del futuro. E il verdetto è chiaro: non ci saranno passi indietro sul progetto, né sul senso di responsabilità verso una piazza che merita ben altro.
Il calcio brindisino ha conosciuto l’inferno. Penalizzazioni, scelte sbagliate, errori che hanno avuto un costo altissimo. Ma sarebbe troppo facile, adesso, sparire nel silenzio o affidarsi a giustificazioni sterili. Brindisi non lo farà. Perché questa società, con tutte le sue ferite, ha deciso di guardare avanti. Ha deciso di esserci.
Ricominciare, sì. Ma senza rinunciare a nulla. La domanda di riammissione in Serie D sarà presentata, certo. Ma, al di là della categoria, il lavoro è già partito. Si pensa a un progetto rigenerato, serio, fondato su un’identità forte. Una squadra che combatta, una società che lavori con competenza e trasparenza. Un ambiente che torni a emozionarsi, a credere, a vivere il calcio con passione vera.
È finito il tempo delle illusioni. Inizia il tempo della ricostruzione. E lo si farà con dignità, con coraggio, con amore per questi colori. I tre soci lo hanno detto chiaramente: piena unità d’intenti, piena fiducia nella possibilità di rinascere.
Perché il Brindisi può anche cadere. Ma non cadrà mai senza provare a rialzarsi.
E quando lo farà, questa volta, sarà più forte di prima. Lo ha detto la società guidata dal presidente Roma e non è un grido di battaglia ma una certezza: il Brindisi riparte.
