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Premio Oscar Paul Haggis prosciolto: “Fine di un incubo”

Caso chiuso: prosciolto dopo quasi tre anni vissuti sotto il peso dell’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni. Per il regista e sceneggiatore premio Oscar canadese Paul Haggis è la fine di un incubo, cominciato con l’arresto il 19 giugno 2022 a Ostuni, dove pochi giorni dopo avrebbe dovuto partecipare alla rassegna cinematografica internazionale “Allora Fest”, di cui era tra i promotori e ideatori. Ad accusarlo, una 30enne inglese. Haggis si è sempre professato innocente, dichiarando di avere avuto rapporti consensuali con la donna. Il regista fu condannato ai domiciliari, dove rimase per 15 giorni.

“È finito un incubo, finalmente è stato posto rimedio a un errore giudiziario, perché ormai è acclarato che quell’arresto non doveva essere fatto. Diamo atto, però, alla magistratura di aver fatto il suo dovere, in questo caso, e di aver accertato che quello era un errore giudiziario. Purtroppo sono passati tre anni e, per recuperare libertà e dignità, ci vuole non soltanto un provvedimento del giudice ma anche informare l’opinione pubblica”, ha commentato l’avvocato Michele Laforgia, difensore di Paul Haggis.

Con l’archiviazione dell’inchiesta da parte della gip del tribunale di Brindisi si chiude un capitolo molto doloroso nella vita del regista, oggi 72enne, che in conferenza stampa con il suo difensore, l’avvocato barese Michele Laforgia, fa mea culpa, ammettendo di essere stato “stupido e ingenuo”.
“È stata durissima perché le false accuse sono qualcosa di difficilissimo da digerire, è stata durissima per la mia famiglia, però sono anche molto grato perché ho trovato supporto in molte persone, come l’avvocato, che è riuscito in maniera incredibile a dire la verità, e quindi il mio è un sentimento di riconoscenza”, ha dichiarato Paul Haggis.

In questi tre anni – ha aggiunto – ha avuto tempo per riflettere e pensare ai suoi errori. È anche stato in terapia dopo l’arresto e ha potuto contare sull’affetto dei figli e sulla solidarietà di amici e colleghi che gli hanno creduto. Ha anche scritto due sceneggiature, tra cui “una storia d’amore durante il fascismo”. Ora è pronto a ricominciare dall’Italia.
“Ho chiesto la residenza in Italia e mi auguro che venga approvata molto presto, e voglio vivere qui per sempre. L’Italia è il miglior Paese al mondo”, ha concluso. 

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