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Lecce, Giampaolo: “Voglio che la mia squadra faccia una partitona”

LECCE – Juventus o Venezia non fa differenza. Le motivazioni in questo finale di stagione ci devono essere contro chiunque. “Qualsiasi cosa deve motivarci, qualsiasi avversario – ha detto Giampaolo durante la conferenza stampa di vigilia -. Sarà senza dubbio una partita tostissima, ma lo era pure quella con il Venezia”.

Contro i bianconeri il tecnico giallorosso potrebbe ripartire dai cambi della ripresa. Forse punterà dall’inizio sulla velocità di N’Dri. “Sarà della partita, ma devo ancora decidere se dall’inizio o a partita in corso. Come ho detto la scorsa settimana è importante la qualità della presenza”.

Ci vorrà una prestazione maxi della squadra giallorossa per sperare di strappare punti in casa della Juventus. “Il livello di attenzione non deve essere dieci, ma undici – continua -. E così pure la capacità di saper stare dentro la partita. Bisogna fare una partita di grande spessore fisico, agonistico, tattico e lascio l’aspetto tecnico per ultimo, ma non perché meno importante; per me è il primo, è l’essenza del calcio. Ma penso che sarà una partita che andrà in un certo binario e quello che ci lascia la Juventus dovremo essere bravi ad andarlo a massimizzare, a prenderci il massimo. Però non bisogna sbagliare l’atteggiamento mentale. Bisogna avere personalità per giocare queste partite, bisogna avere la presunzione giusta e non quella sbagliata. Presunzione significa scendere in campo con la volontà, con l’autostima necessaria per dire: io adesso ci sono, io faccio la partita. Non voglio una squadra bagnata, remissiva, non voglio una squadra che faccia la partitina, ma voglio una squadra che faccia una partitona, è roba diversa. E a loro l’ho già detto”.

Il Lecce arriva a Torino con cinque calciatori diffidati. Una situazione che allarma un po’ il tecnico Giampaolo in vista pure della prossima sfida contro il Como. “È un problema che mi sono posto – ammette -, però io ragiono col senno di prima e non col senno di poi, mentre poi tutti gli altri sono bravi a giudicare col senno di poi. Farò la cosa più giusta”.

Di fronte una Juventus che ha cambiato allenatore: al posto di Motta è arrivato Tudor. “Lo conosco bene, so come gioca – aggiunge -, è già riuscito a dare un’identità alla squadra. Ha fatto una grande partita a Roma. Dovremmo sfruttare qualsiasi cosa la Juventus ci concederà. La Juventus somiglia più alla Roma che abbiamo affrontato di recente: nella disposizione in campo, nelle linee di gioco, nella fase di possesso, di non possesso. La Juventus oggi ha virato verso lo stile di gioco dell’Atalanta di Gasperini”.

 

 

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