TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Cominciamo i nostri consigli settimanali parlandovi del gangster movie “Alto knights” del regista Barry Levinson. Dopo il dramma del 2023 sul sistematico massacro della tribù Osage “The killers of the flower moon”, il noto attore italoamericano Robert De Niro torna ad interpretare, non uno ma ben due boss malavitosi della New York anni 50′: il “capo dei capi” Vito Genovese e il “primo ministro della malavita” Frank Costello. Un doppio ruolo complesso, che vedrà l’interprete come protagonista e antagonista di una sanguinosa guerra tra bande mafiose rivali.
Continuiamo a parlare di Robert De Niro ma passiamo dalla mafia degli anni 50′ ad un cult degli anni 70′, che torna nelle sale, in tutta la sua magnificenza vintage: signore e signori, vi presento “Taxi driver” di Martin Scorsese. Il film, thriller psicologico simbolo dell’ondata più autoriale e artistica della New Hollywood e perla riconducibile al Neo noir, è un’opera che ha influenzato visceralmente tutto ciò che è stato prodotto successivamente nel mondo dell’audiovisivo. Il racconto di Travis Bickle, di come la società l’abbia emarginato e fatto diventare un reietto dopo averlo sfruttato per la guerra del Vietnam, è l’archetipo narrativo “standard” della discesa morale dell’uomo moderno; un uomo estraneo ai suoi simili, che non accetta la liquidità dei rapporti e delle intenzioni che oramai dominano la sfera umana e che, per questo motivo, decide di aggirarla e di porsi al di sopra di essa pur di sopravvivere: l’antieroe tragico, per vincere la nevrosi, si trasforma in giustiziere e cerca di pulirsi la coscienza garantendo la libertà della prostituta minorenne Iris. Un trattato esistenzialista di pregio che ha l’enorme merito di aver lanciato le carriere di alcuni dei più importanti artisti ed interpreti del 21esimo secolo, tra cui Scorsese stesso in primis, ma anche Robert De Niro e Jodie Foster.
E concludiamo le proposte settimanali con il dramma storico “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini. La storia analizzata nel film ricalca quella raccontata nell’omonimo romanzo firmato da Rosella Postorino e si concentra sul gruppo di donne che, nel pieno Terzo Reich, fu incaricato di provare tutte le pietanze servite al Führer Adolf Hitler: le vittime erano costrette a rischiare giornalmente la vita per salvaguardare quella del loro carnefice. Questo complicato discorso sul terribile clima di coercizione, vissuto nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, è stato mostrato in anteprima assoluta come film d’apertura della corrente edizione del Bifest o Bari international film and tv festival.