Un ordigno rudimentale è stato piazzato e fatto esplodere nel tardo pomeriggio di martedì davanti ad un’abitazione di via Cavour a Monteroni, nel centro della città. Di mira un uomo di 33 anni, che si trovava a cena con la sua compagna di 38. La deflagrazione ha avuto un impatto devastante sul prospetto dello stabile, sventrando l’infisso della porta e danneggiando anche parte degli interni. Fortunatamente, i due occupanti della casa, seduti in cucina, sono riusciti a mettersi in salvo per miracolo, senza riportare ferite. La potente onda d’urto ha anche danneggiato alcune vetture parcheggiate nelle vicinanze. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale, i carabinieri della stazione locale e i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lecce. È giunta anche un’ambulanza del 118 per soccorrere la compagna del 33enne che ha riportato uno shock psicologico dovuto all’esplosione. Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri, che hanno ascoltato la coppia e alcuni residenti della zona.
Si starebbe tracciando dunque il percorso compiuto dal malvivente, con il supporto delle telecamere disseminate in città, che sarebbe poi fuggito raggiungendo la zona 167. Non si esclude la presenza di un complice pronto ad aiutarlo nella fuga.
Un episodio che preoccupa se si considera che soltanto 23 ore prima a Nardò un altro ordigno rudimentale è stato piazzato sotto una vettura e fatto esplodere. Sebbene non ci siano evidenti correlazioni tra i due episodi, la paura è che in un territorio già martoriato dagli incendi notturni, possa ritornare l’uso delle bombe a scopo di minacce, ritorsioni o risoluzioni di controversie. Dei fatti è stata informata la Procura di Lecce ma anche da Direzione distrettuale antimafia.
