LECCE – La legalità, in tutte le sue declinazioni possibili. Un concetto che si dipana attraverso una serie di iniziative promosse dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento. Inevitabile il riferimento alla cultura della legalità, aspetto che chiama in causa i nostri convincimenti personali, il nostro vissuto e le quotidiane implicazioni che piovono dall’esterno.
Ecco perché parlarne è importante. Come una goccia che scava la roccia: fondamentale non per la sua forza ma per la costanza. La promozione della cultura della legalità e il contrasto al fenomeno della corruzione e delle infiltrazioni mafiose sono due facce della stessa medaglia. Le trappole sono sempre dietro l’angolo soprattutto per chi riveste ruoli di responsabilità come gli amministratori pubblici. In questo senso diventa importante la nuova piattaforma digitale anticorruzione, destinata ai piccoli comuni di cinque regioni del Mezzogiorno per predisporre la sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione).
Il nuovo applicativo, gratuito e di facile utilizzo, è stato realizzato dall’Anac con il finanziamento del Programma Nazionale “Sicurezza per la legalità’” 2021-2027, ed è già disponibile da alcuni giorni. Due le direttrici significative: formazione e informazione per uno scudo contro eventuali infiltrazioni criminali ed evitare di alimentare un terreno fertile alla corruzione.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, professor Luigi Melica, la consigliera dell’Autorità nazionale anticorruzione, Consuelo Del Balzo, Eliana Augusti, presidente del Corso di laurea in Governance Euromediterranea delle politiche Migratorie, il presidente della Provincia, Stefano Minerva e, in remoto, il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.
L’incontro con i giornalisti ha anticipato il convegno dal titolo “Il Contrasto alla corruzione è cosa nostra”, in programma al Teatro Paisiello, promosso dall’Autorità nazionale anticorruzione, insieme con il ministero dell’Interno, il ministro della Pubblica amministrazione e l’Associazione nazionale Comuni italiani.