TORCHIAROLO – Lungaggini della burocrazia e fondi insufficienti potrebbero determinare il definitivo crollo di ampi tratti della falesia del litorale situato a sud della città di Brindisi. Un fatto gravissimo, soprattutto se si considera che le marine di San Pietro Vernotico e di Torchiarolo rischiano di diventare impraticabili a causa del mare che si sta letteralmente mangiando strade e piazzette situate sul lungomare.
L’ultimo episodio si è verificato a Torre San Gennaro nella giornata di ieri, Nei pressi di piazza Garibaldi un camion impiegato per la raccolta dei rifiuti è finito in un vero e proprio cratere e ci è mancato poco che finisse in acqua. La nuova pavimentazione, realizzata con finanziamenti statali e comunitari, sta crollando giorno dopo giorno ed è rischioso transitare anche a piedi sul lungomare. E’ facile prevedere che la furia del mare abbia letteralmente svuotato la parte sottostante e che prima o poi diventeranno a rischio anche le prime abitazioni vicine al mare.
E la situazione non è migliore a Lendinuso, dove l’acqua sta devastando parte della pavimentazione. In questo caso, però, il Comune di Torchiarolo sta definendo i particolari necessari alla realizzazione di una barriera frangiflutti, l’unico sistema concreto per limitare l’erosione della costa. E per far questo si stanno utilizzando anche i fondi inizialmente stanziati per San Gennaro. Il che significa che bisognerà porsi il problema con urgenza visto che tra qualche mese le marine torneranno tutte ad affollarsi, con i conseguenti pericoli per la pubblica incolumità.
Quanto accaduto, in ogni caso, rappresenta l’ennesima dimostrazione che il problema della falesia va affrontato seriamente e in gran parte della Puglia per evitare che la più grande ricchezza, rappresentata dalle nostre marine e dalle nostre spiagge, finisca letteralmente in mare aperto.
