TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi spettatori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Cominciamo i nostri consigli settimanali con una pellicola che riunisce una coppia cinematografica che ha fatto la storia del cinema degli anni 90′ con il cult Forrest Gump: Tom Hanks e Robin Wright sono di nuovo insieme per merito di Here di Robert Zemeckis. Il regista, dopo diversi progetti abbastanza deludenti, fa tornare insieme una delle combinazioni più avvincenti del suo cinema, per un film che ha un’idea fondante degna d’interesse già per la sua particolarità: Zemeckis ha deciso di raccontare la storia dell’umanità unicamente con l’utilizzo di un’inquadratura. Un film sul valore dei luoghi, testimoni silenziosi e imparziali di migliaia e migliaia di vite che li attraversano costantemente. Dopo una visione del trailer, a fare davvero impressione è il realismo tecnico con cui sono stati ricostruiti digitalmente i volti dei suoi protagonisti, qui belli e giovani come 30 anni fa.
Passiamo alla pellicola che ha dominato la recente edizione dei Golden Globes: il thriller musicale sulla bocca di tutti Emilia Perez di Jacques Audiard. Vincitore delle categorie dedicate al miglior film commedia o musicale, alla migliore attrice non protagonista per Zoe Saldana, alla miglior canzone originale per “El Mal” e al miglior film straniero, il lungometraggio è uno di quelli che quest’anno ha diviso maggiormente i cinefili. L’opera si concentra su Rita, donna insoddisfatta dal suo lavoro in uno studio legale di Città del Messico che decide di accettare una proposta lavorativa per un importante boss mafioso. La richiesta consiste nell’aiutarlo ad inscenare la sua morte, permettendogli di rinascere con le nuove spoglie della bella Emilia Perez. Il musical è arrivato ieri nelle sale italiane ed è una visione imperdibile per chiunque voglia farsi un’idea dell’attuale situazione relativa al sistema di premiazioni statunitense.
E concludiamo parlandovi del ritorno sul grande schermo del cult in bianco e nero I sette samurai di Akira Kurosawa. Datato 1954, ad oggi il film è considerato come una dei più importanti ed influenti della storia del cinema. Questo dramma storico viene spesso visto anche come l’opera magna del regista, nonostante nella sua carriera ne abbia realizzate diverse di grandissimo pregio. Il restauro in 4k è un’occasione irripetibile per chi si volesse approcciare ad un film d’azione che nonostante la sua età riesce a stupire e ad entusiasmare anche lo spettatore moderno: infatti la qualità delle immagini mostrate, le sequenze di lotta e l’epicità della storia riescono a tenere testa, senza difficoltà alcuna, a moltissime produzioni moderne. Innovativa per i tempi, in realtà vedendola adesso la trama può essere considerata come abbastanza semplice: i protagonisti sono proprio i sette samurai che titolano la pellicola, degli strani guerrieri che accettano di difendere un villaggio dall’attacco di alcuni brutali predoni. L’idea di creare una squadra di persone con delle competenze specifiche e dei relativi caratteri, scardina i preconcetti dell’eroismo mostrato sino a quel momento al cinema, presentando al pubblico una visione più eterogenea di cosa significhi effettivamente essere un eroe, che in qualche modo ricalca quella del francese Alexandre Dumas con i suoi moschettieri.
