LECCE – E’ un Lecce incerottato, dalle molte defezioni in formazione a causa dei vari infortuni quello che si presenterà ad Empoli per la prima giornata di ritorno del campionato. Un Lecce che comunque è pronto a fare la sua parte perchè proprio questa è stata la richiesta del tecnico Giampaolo ai suoi ragazzi.
“Ai miei calciatori chiedo qualcosa in più rispetto al massimo che posso dare, soprattutto in questo momento che ci vede sempre con un problema da dover risolvere“.
Ad amplificare l’emergenza si è aggiunta l’indisponibilità di Gallo in difesa, Dorgu sarà schierato al suo posto mentre Bonifazi, ancora alle prese con il percorso di recupero completo della forma migliore, è disponibile ma non dovrebbe partire dall’inizio.
“La rinuncia a Gallo non ci voleva. E’ chiaro però non è che possiamo piangerci addosso, bisogna andare avanti e bisogna essere competitivi. C’è poco da fare. Se non ci arrivo in un modo, ci devo arrivare in un altro e il sostituto naturale è per forza Dorgu, non possiamo fare altro, potremmo fare anche altro, ma meno gente sposto e meglio è. Bonifazi si sta allenando con continuità, dovesse esserci bisogno, gioca”.
Giampaolo è stato chiaro dopo l’allenamento di rifinitura. Vuole personalità e capacità di gestire i momenti della partita. L’Empoli è un avversraio ostico ma uno dei tanti sul cammino del Lecce.
“Quella di domani è una gara come tutte. Che cosa mi aspetto? Gara difficile. Mi aspetto che i miei calciatori sappiano stare dentro la partita, mi aspetto qualcosa in più da parte dei miei calciatori in termini di capacità di lettura della partita, personalità dentro la partita, la capacità di gestire l’inerzia della partita”.
Se il centrocampo sembra disegnato senza Ramadani ma con Pierret, Coulibaly ed Helgason, quest’ultimo sostituto naturale di Rafia per caratteristiche a scapito di Marchwinsky, l’unico ballottaggio sembra essere quello tra Morente e Karlsson.
“Che tu parta dall’inizio o che tu subentri, devi essere un titolare. Il titolare è colui che non abbassa il livello della prestazione della squadra. Karlsson ha fatto una settimana in più. Ha l’uno contro uno, un giocatore nervoso muscolormente, rapido. Credo con peculiarità molto offensive, un giocatore al quale puoi chiedere parzialmente qualcosa in fase di non possesso. I due che giocano devono dare il 100%, i due che subentrano devono dare il 100%. Con Rafia fuori si sta allenando in quel ruolo chiaramente Helgason. E’ molto più pronto, ha avuto molta più continuità quindi se dovessi scegliere un giocatore in quel ruolo scelgo Helgason con tutto il rispetto per Marchwinsky”.
In venti giorni la squadra affronterà un tour de force importante con tre scontri diretti interrotti dal match con l’Inter. Un percorso difficile ma che non scoraggia il tecnico.
“Da qui a venti giorni abbiamo tre scontri diretti e abbiamo l’Inter in casa tre fuori e uno in casa nei prossimi 20 giorni abbiamo un bel tour de force”.