Meno uno all’inizio dei saldi invernali, uno dei periodi più attesi dagli amanti dello shopping o per chi ha deciso di attenderli per farsi un regalo di Natale ad hoc, anche se in ritardo. E come tradizione comanda, ecco il vademecum con le regole di base per Saldi chiari e sicuri, stilato da Confcommercio.
Innanzitutto, si ricorda che la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
E ancora, i capi che vengono proposti in saldo, che possono essere provati subito o dopo l’acquisto, devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
Infine si ricorda che il negoziante ha l’ obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. In particolare, si evidenzia che nelle regioni in cui è possibile effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno o fino a 15 giorni prima della data inizio saldi, il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio saranno 16milioni le famiglie interessate allo shopping scontato e ognuno spenderà circa 139euro, per un giro d’affari pari a 4,9 mln di euro
