BRINDISI – Si chiude il 2024: è stato un anno che Brindisi sportiva non dimenticherà facilmente, ma non per trionfi o celebrazioni, bensì per le profonde ferite che ha lasciato. Calcio e basket, i due cuori sportivi della città, hanno vissuto una doppia caduta, scivolando dai piani alti delle rispettive categorie verso l’ombra della retrocessione.
Per il Brindisi Calcio, il 2024 era cominciato con un sogno a tinte biancazzurre. Dopo 33 anni di assenza, il ritorno in Serie C sembrava una rinascita. La promozione, conquistata sudando fino all’ultimo respiro contro la Cavese, aveva ridato lustro a una maglia troppo spesso costretta a galleggiare tra delusioni e anonimato. Ma il sogno si è trasformato in un incubo: è arrivata la crisi societaria, poi la retrocessione e la paura di fallire.
La situazione è stata salvata in extremis dalla nuova società guidata dal presidente Roma ma è dovuta ripartire in serie D da una penalizzazione di 14 punti a causa degli errori della precedente gestione. La squadra adesso si ritrova ultima in classifica con soli 2 punti e un futuro appeso a un filo. Il cambio di allenatore, da Monticciolo a Ragno, è stata una delle mosse per invertire la rotta, oltre ai tanti investimenti e nuovi calciatori, ma la paura di sprofondare verso la retrocessione in Eccellenza è un’ombra che incombe come un pugno allo stomaco.
Non va meglio sul parquet del basket. La New Basket Brindisi, dopo dodici anni di gloria in Serie A, ha visto il suo castello sgretolarsi. Finali di Coppa Italia, play-off scudetto, serate magiche nelle competizioni europee: tutto sembra ora un lontano ricordo. La retrocessione in Serie A2 è stata un colpo durissimo, e il ritorno al vertice, affidato a coach Piero Bucchi, si sta dimostrando più arduo del previsto. Con 14 punti in 18 gare, frutto di 7 vittorie e 11 sconfitte, la squadra è lontana dall’obiettivo promozione che sognava a inizio stagione.
Brindisi, città che vive di mare e di passione, si è ritrovata travolta da onde troppo alte, incapace di ritrovare il vento giusto per risalire. Il 2024, con il suo carico di delusioni, deve diventare una lezione, una di quelle che lasciano il segno ma spingono a rialzarsi.
Il nuovo anno è alle porte, e con esso la speranza di una rinascita. Serviranno impegno, sacrificio e anche un pizzico di fortuna, quella che sembra essersi dimenticata della Brindisi sportiva. Perché questa città, con il suo cuore grande e la sua gente appassionata, merita di essere protagonista, di tornare a surfare, planando con grazia sulle onde dello sport nazionale.