LECCE – HDL Nardò ha chiuso il 2024 con un’altra serata amara, piegandosi a Forlì davanti al proprio pubblico. Una sconfitta che pesa, non solo per la classifica, ma anche per il morale di una squadra che non riesce a trasformare gli sforzi in risultati concreti. Eppure, il presidente Tommaso Greco non ha mai fatto mancare sostegno e risorse, dimostrando fiducia in un progetto che merita di essere difeso fino all’ultimo.

Coach Mecacci affronta la situazione con franchezza e senza cercare scuse. Nonostante gli infortuni abbiano limitato le rotazioni, è consapevole di ciò che va corretto per rimettere in carreggiata la squadra: “È inutile pensare al calendario, adesso ci riposiamo e da martedì torniamo a lavorare. Io continuo a dire che questa squadra può migliorare, ma non deve smarrire la capacità di comprensione della partita. Se facciamo delle buone cose, dobbiamo continuare a farle. Che la situazione fosse complicata lo sapevo, sapevo anche che serviva molto lavoro per correggere alcune abitudini che non vanno bene. Il campionato non aspetta, ma è anche molto lungo”.
E qualche segnale positivo, in effetti, comincia a vedersi. A Milano, la squadra si era spenta dopo l’intervallo; contro Unieuro, invece, è rimasta aggrappata alla partita fino alla fine, risalendo con determinazione da un passivo di venti punti. Un passo avanti, ma non ancora sufficiente per invertire la rotta.
La classifica, intanto, parla chiaro: Nardò è penultima, in compagnia di Cento e Vigevano. All’orizzonte, due trasferte complicate contro Cantù e Torino, rispettivamente il 5 e il 12 gennaio. Servirà tutta l’energia possibile per affrontarle.
In un campionato lungo e pieno di insidie, però, nulla è scritto. Non è il momento di fare calcoli o di farsi schiacciare dalla pressione: l’unica via è lavorare con costanza e crederci fino in fondo. La stagione offre ancora spazi per riscatto, ma serviranno testa, sacrificio e fiducia nel gruppo per dare a questo campionato un finale diverso.